Il docente in vacanza, attento per tutto l'anno ai vari paesaggi del mondo presenti nella scuola, paesaggi a volte burrascosi, richiedenti aiuto, irregolari, ma anche sublimi e pieni di soddisfazione come possono essere le realtà dei vari alunni, comprese le problematiche dei genitori, in estate dimentica le fatiche e le sofferenze provate alla ricerca delle migliori soluzioni quotidiane e della altrui quotidianità per emergere e far emergere il fattore umano in ognuno, immergendosi in mare per contemplare il silenzio batimetrico e  osservare un mondo meraviglioso ricco di pesci, flora e fauna, dai bei colori dell'armonia dalla fresca realtà subterrestre.

Ecco abbandonare i venditori rompiglioni del quieto rilassarsi in spiaggia e le loro mercanzie imposte costantemente da venditori fai da te, instancabili e dolcemente espressivi (sì, perché a conti fatti, se non ci fossero loro come si potrebbe animare la spiaggia?). Avendo conservato quel braccialetto da consegnare alla consorte, sempre in acqua come Venere, che uscendo da essa rendeva quelle isole fecondo (mentre per lei rimanendo in essa le santificava con la sua dolce presenza come sotto una piaggia nel pineto) e scartabellando fra le borse, estrae le sue fedeli pinne mares e con gli anni, acquistate, a poco a poco, con un prestito ad interessi zero, aspettando queste offerte ad ogni fine stagione, gli occhiali, la maschera da sub e il fatidico fucile con arpione d'acciaio ad aria compressa, modello simile alle saette di Nettuno, signore del mare infinito. E per finire... la muta con coltellino gambale. A poco a poco si veste e sulla spiaggia sembra siano approdati gli extraterrestri, anzi un E. T. Nero con occhiali con catarifrangenti incorporati e zampe di anatra gigante. Lo vedi scendere verso l'acqua, camminando all'indietro, schivando i castelli di sabbia sul bagnasciuga e le sculture sempre di sabbia umida,  realizzate da qualche artista sentimentalmente annoiato. Si immerge lentamente e lo vedi scomparire dall'orizzonte  mentre arriva un pedalò superaffollato, che sembra un Titanic  impazzito, che cerca di schivare i bagnanti mentre dalla riva il proprietario del mezzo anfibio fischia continuamente e  grida di stare attenti.

È fatta. Addio, affollamento nazional popolare, addio popolazione in ferie fra le acque di quella spiaggia! Egli scende nelle profondità marine per contemplare e cacciare  in un'altra realtà. Un branco di pesci passa da lì, fra le gambe dei bagnanti in cerca del fondale, una bottiglia rotta è incastrata fra gli scogli e via verso i territori di caccia, fucile in una mano, pugnale nell'altra. E, legata a un braccio, la rete da riempire con le prede. Ci si muove lentamente e i pesci sembrano beffarlo perché si allontanano. Toh, una murena! Esplode con il silenziatore il fucile, ma la mira non è più quella della gioventù e invece di catturare il pesce, l'arpione sbatte contro uno scoglio che custodisce una lattina di birra trattenuta dalla sabbia infestata di alghe del fondale. Niente paura! Si parte per una nuova battuta. Un cavalluccio marino, che bello! Solo che appena vede il cacciatore, docente in ferie, fugge via. Una stella marina! Si avvicina, cerca di allungare la mano quando vede delle gambe enormi, una donna in costume intero, dalla ampia circonferenza, buttarsi da un pedalò mezzo affondato. Splash! E la stella marina si perde nel fondale. Il docente sale in superficie e si accorge di esse a trenta metri dalla riva. Ma dove sono andato a finire? Non riesce ad avvicinarsi oltre perché un bagnino gli intima di uscire dallo spazio di balneazione di un lido e di mantenersi a distanza di sicurezza. Stava rischiando di pescare una balena dal costume a pois invece delle sardine in progetto! È che la signora è una facoltosa bagnante, zitella, da lunga data aficionanads del lido e subito i bagnini escono a recuperarla perché nel tuffo dal pedalò si era dimenticata di non saper nuotare e non aveva portato con se la ciambella personale. Il docente dà una mano nel recupero e, mentre il bagnino capo arriva con la sua lancia,  il docente ha portato la donna a un'altezza di sicurezza. La donna, dapprima spaventata dal sommozzatore, ora lo ringrazia. Vorrebbe offrirgli un drink a riva. Ma il docente saluta e come uno Zorro dei mari si allontana, immergendosi di nuovo, mentre la donna romanticamente sussurra: "mio eroe, mio salvatore, mon amour!".

"Se mia moglie si fosse accorta dell'episodio, altro che bracciale, altro che romanticherie estive. Me lo avrebbe tirato in testa e avrebbe chiesto il divorzio! "

Meno male che tutto è avvenuto in silenzio. Solo che la donna, ormai in salvo, si era messa a cercare  in spiaggia il suo salvatore nero e girava per gli ombrelloni in cerca del suo eroe. Meglio svestirsi in acqua, nascondere l'attrezzatura per non dare nell'occhio e ritornare nella propria sedia sdraio con un bel giornalino. In incognito. Per il pesce ci si penserà un'alta volta.

Dopo essere stato al mare, all'ora di pranzo basterà andare in pescheria e comprare un po' di fritturina. Senza alcun pericolo di beccare una padellata in faccia dalla moglie, distante in questo periodo, ma sempre gelosa del suo uomo in ferie.

Tutti i racconti

0
0
4

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
14

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
3
18

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: non ho piante d appartamento
    ma sono fiero del mio melo "Carmelo"
    anche [...]

  • stapelia: Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]

2
6
20

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Oh, se ho qualcosa da dire, e il tempo per dirla, la dico. Se non capisco, [...]

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

0
6
22

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]

  • Antonellina: Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così.
    La mia prosa non [...]

1
2
17

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
15

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su