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Meno male che il treno è pieno.
Seduto in fondo alla carrozza, mi guardo attorno come uno scappato di galera e mi faccio piccolo: non sono abituato a bigiare da scuola e ho paura di incontrare qualcuno che mi conosca, che vada a dire ai miei che mi ha visto.
Sai che menate dopo! Non so perché, ma oggi non mi andava proprio di chiudermi in classe ad ascoltare la prof di latino: due palle!
Maledizione, ecco, lo sapevo: è salita la signora Invernizzi, se mi vede sono rovinato. Quella ha lingua lunga quanto la passatoia del pian terreno e conosce mia madre.
Però...aspetta un attimo: chi è quello che se la stringe? Mica è suo marito, io lo conosco.
E brava la Invernizzi!
Come me, si guarda in giro la stronza: paura eh? Vuoi vedere che mi ha visto?
Ma adesso lo abbiamo tutti e due qualcosa da nascondere, vero bella mia? E allora chi se ne frega se mi vedi, la più malmessa sei tu.
Mi sento come James Bond: ho scoperto un segreto.
Comunque decido: alla prossima scendo di corsa.
Tiro su il collo del giubbotto per nascondere la faccia e mi alzo: mi avvicino alla porta, il treno si ferma. Le porte si aprono e scendo.
Manco a dirlo scende anche lei; con uno scatto da centometrista mi giro e risalgo sul treno: pesto i piedi a una signora che mi insulta, ma chi se ne frega, per stavolta sono salvo.
Almeno fino alla prossima fermata, fino alla scoperta del prossimo segreto.
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Utente Anonimo
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Piccola stella:@LdR. a dirti la verità io mi sono divertita a leggere il tuo racconto. [...]
L’esilioDiRumba:Apprezzo molto sia i commenti costruttivi che il supporto. Un abbraccio
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