Prologo

Chiara entra in casa leggera e luminosa come una giornata di primavera.

<<Ragazze>>, trilla contenta, <<ho avuto un’idea meravigliosa! Ormai siete grandi e insieme vi divertite moltissimo>>, Gaja fa una smorfia schifata.

<<Penso sia ora che proviate a stare un po’ da sole, magari per 2-3 giorni. Che ne dite?>>.

Mentre Kiki e Mina fanno le fusa, Gaja e Camilla si scambiano una strizzatina d’occhio: c’entra per caso il nuovo fidanzato della mamma? Quello che abita in culo al mondo, nella metropoli dei giardini verticali?

<<Allora è deciso! Questo fine settimana avrete la casa tutta per voi. Chiederò allo zio di venirvi a dare un’occhiata, ma per il resto del tempo vi organizzerete come meglio credete>>. Poi, con aria di non curanza, aggiunge: <<Io andrò a Milano da Ubaldo: c'è un film che c'interessa e sabato andiamo in canoa sui navigli>>.

Detto questo toglie la seduta plenaria, mentre le due cucciole si azzuffano beate sul divano, buttando all’aria cuscini e pile di documenti che stazionano da giorni.

Gaja e Camilla, invece, decidono di fare il punto della situazione sul terrazzo, lontano da orecchie e code indiscrete.

<<Mettiamo alcuni paletti a quelle due pesti – attacca Gaja – o ci faranno passare un weekend da paura>>.

<<Non mi sembra il caso di preoccuparsi, – la rassicura l’altra – la mamma starà via 48 ore. Cosa vuoi che combinino in così poco tempo? Eppoi ho già un programma da sballo: dormire fuori tutta la notte!>>

<<Temo che sottovaluti il nemico – sentenzia Gaja – ma sono con te per un bel weekend selvaggio!>>.

Via dei Villini, esterno, venerdì, ore 23

Camilla e Gaja sono già sgattaiolate fuori per la loro notte da leoni! Il programma prevede: raggiungere Zorba, che le attende sotto l’ulivo (già da questo si capisce che gatto scemo sia) e dirigersi verso le serre della Villa, dove hanno appena fatto uno stagno pieno di rane e pesciolini rossi. Poi chissà! La notte è luminosa e lunga e alle prime luci dell’alba rientreranno via terrazzo in casa, per non perdersi la colazione dello zio.

Milano, la metropoli futuristica, venerdì ore 23

Chiara e Ubaldo sono alla prima del nuovo film sui super eroi in un multisala non proprio à la page (sarà per questo che sono praticamente soli) e si godono lo spettacolo dall’ultima fila: sceneggiatura interessante e musiche fantastiche, Chiara è presa dall’intreccio. Non così tanto, però, quanto è presa la sua borsetta, appoggiata sul sedile a fianco. In un attimo è sparita e Chiara ha giusto il tempo di accorgersi del malfattore, che gli è già addosso e inizia un rocambolesco inseguimento tra tendoni, hall deserte e cortili sdrucciolevoli.

Ubaldo, che si è accorto di quanto sta accadendo un attimo dopo, rincorre Chiara che rincorre il ladro.

Via dei Villini - interno, venerdì, ore 23

Kiki e Mina si svegliano nell’appartamento deserto: la mamma non c’è e sono sparite anche le due “vecchie”.

Con un cenno d’intesa si dirigono verso la cucina, zona frigo, pensile altissimo, dove da giorni staziona una misteriosa scatola, a loro interdetta.

Senza pensarci un attimo balzano in cima e contemplano lo scrigno con avidità.

Via dei Villini - esterno, sabato, ore 3 del mattino

<<Zorba, sei un animale!>>, protesta Gaja, disgustata dai goffi tentativi che da più di 2 ore il loro amico sta facendo contro quei poveri pesciolini. Ne avesse preso almeno uno!

<<E’ incredibile – commenta Camilla – pare che anche i pesci rossi siano creature cognitivamente più evolute di lui. Sarà il caso che lo portiamo via, o domani leggiamo la notizia sui giornali locali: pesciolini si fanno beffe dei baffi di un gatto!>>.

E i tre si avviano verso casa. Tanto, peggio di così…

Milano, la metropoli futuristica, sabato, ore 3 del mattino

Chiara e Ubaldo, appena usciti dal Pronto Soccorso, stanno cercando una macchina in car sharing.

Durante l’inseguimento forsennato, Chiara aveva avuto un attimo di ripensamento in cui si era, lecitamente, domandata: “Ma cosa sto facendo? Perché rincorro un ladro in minigonna e tacchi alti?”. Era stato solo un attimo, ma sufficiente a rallentare la corsa e far sì che Ubaldo, che accorreva dietro a lei, la urtasse, spianandola lunga distesa sull’asfalto. Risultato: escoriazioni, multiple, lite con il pseudo-custode del cinema, polizia, autoambulanza e visita al San Raffaele (“pure l’ospedale dei preti”, aveva piagnucolato Chiara).

Ora stanno rientrando all’appartamento di Ubaldo, senza aver nemmeno visto la fine del film. Peggio di così…

Via dei Villini - interno, sabato, ore 3 del mattino

Kiki e Mina giacciono riverse, pancia all’aria, in mezzo alla sala e al loro rigurgito.

In cucina è il caos: la scatola misteriosa è precipitata trascinando la preziosa collezione di mug antiche, che faceva bella mostra di sé sulla mensola sottostante. Le tazze, cadendo, hanno distrutto il cesto di frutta col suo prezioso contenuto, anch’esso scivolato in terra. Il liquido dei cachi, sparso da zampine impaurite, ha impiastricciato cucina, corridoio, entrata, sala e balcone, dove Mina era uscita un attimo a cercare aiuto. Poi, visto che non succedeva altro, le due piccole pesti si sono concentrate sulla scatola, ormai rotta, da cui spuntavano croccantini multicolor.

In un attimo le due, con coscienziosa minuzia, hanno divorato l’intero contenuto, considerato irrealisticamente da Chiara l’approvvigionamento dell’intero mese. E un attimo dopo vomitavano perfino il tacchino di giovedì!

Non riuscendo nemmeno a spostarsi, si sono addormentate sul luogo del delitto. Tanto, peggio di così…

Epilogo

Via dei Villini - interno, sabato, ore 7 del mattino

Dopo una lunga passeggiata verso casa, in cui Camilla ha cercato di dare utili consigli a Zorba – incarnazione del detto "Grand e gross, püsseé ciula che baloss" – le due rientrano a casa via terrazzo.

Una volta dentro, in un attimo si rendono conto del disastro: ma che fare?

Ancora sotto shock, sentono girare le chiavi nella toppa. “Che sia lo zio con la pappa?”

Chiara, fasciata come Tutanchamun e dolorante come un pluri-ottuagenario artritico, entra in casa, ma le occorre ben più di un attimo per rendersi conto della devastazione.

Sposta simultaneamente lo sguardo da Gaja e Camilla, che hanno sul viso un’espressione di angelica innocenza, a Mina e Kiki, ancora riverse nel lago del loro peccato.

Non ha forze per emettere nemmeno un rantolo. Si dirige verso la cucina, scavalca lo scavalcabile, inciampa dove deve, raggiunge lo stipetto contenete la carta-asciuga e il disinfettante, ritorna sui suoi passi e inciampi e si dirige, sempre più mesta e dolorante, verso le due piccole moribonde.

Le quali, aperti i dolci occhioni e vista la mamma, le si strofinano addosso con tutto il loro fanciullesco affetto. Poi corrono verso il bagno in terrazzo, perché, come vuole la fisica quantistica, quanto entra, altrettanto esce.

In fondo, ci vorrà solo un attimo!

Tutti i racconti

0
0
5

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
6

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
3
17

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: un cuntastorie di paese
    che bello!
    la tradizione orale che travalica [...]

  • Rubrus: Sono andato a leggere il racconto (suggerimento: usate l'opzione "ricerca" [...]

0
4
19

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Patapump: Antonellina ti dico la mia pur non essendo solito correggere
    cosa avrei [...]

  • Antonellina: Sì, forse ho ripetuto troppe volte "Mollie", potevo sottintendere [...]

1
2
17

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
194

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
13

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

2
4
18

Haiku

20 April 2024

tra i primi freddi quei rossi gigli ragno - tributo al cielo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
23

Che poi mia moglie vuole anche lei

Vita fantozziana - contiene riferimenti al sito Letture da Metropolitana su cui scriviamo

20 April 2024

Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: il termine perentorio della moglie mi ricorda qualcosa.. 😅
    ma cari uomini, [...]

  • stapelia: ah, ah, ah. Conta il risultato. Stesura e prosa perfetti! Risate!

4
17
49

Un calcio e via

Potere alla fantasia

20 April 2024

Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Visto che mi tiri on ballo, Walter, ci tengo a precisare che :
    Mi sono [...]

  • stapelia: Grazie Walter! Questo è l'unico modo che ho di ringraziarti pubblicamente! [...]

Torna su