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Due anni fa... le sette di mattina... un freddo polare ed impopolare... i vetri della macchina congelati... acqua tiepida a casa... e lì sta bene... il raschietto nell'altra auto... le chiavi a casa... va bene, piano piano con la copertina di un vecchio Cd inizio a togliere la patina di ghiaccio dal vetro anteriore... per arrivare al centro metto la mano nel punto sbagliato... nel momento sbagliato... Alida decide in quel momento di chiudere lo sportello... legge di Murphy, il mio dito anulare è nella traiettoria giusta... non sento dolore, c'è solo qualcosa che non mi consente di tirare indietro la mano... con flemma inglese mi rivolgo a mia moglie che non si è resa conto di nulla e... "potresti riaprire lo sportello?" Il "perché?" le muore in gola quando si rende conto dell'accaduto. Panico! Mentre controllo l'entità del danno, unghia rialzata dalla sua sede naturale ed una falangina spezzata, prendo in mano la situazione: il manager che è in me inizia a pensare alle persone da avvertire, fonici, assistenti e doppiatori nelle due sale dove operiamo, Alida con le mani tremanti cerca i numeri sul cellulare, non ci riesce, faccio da solo, intanto avverte l'assistente che si stava dirigendo nel nostro meeting-point, la stazione di Prima Porta... ci viene a recuperare, destinazione Sant'Andrea.
Il dito sanguina ma non copiosamente, il freddo ha attutito il dolore... praticamente solo un fastidio... la sensazione è peggiore vedendolo dall'esterno.
L'infermiere che vuole sapere l'accaduto, quando viene reso edotto della situazione, ha il classico gesto immortalato dal padre di Mary quando vede l'uccello di Ben Stiller con la pelle chiusa nella lampo dei pantaloni in "tutti pazzi per Mary".
Dopo la lastra che conferma ciò che già si sapeva, tre infermiere ed una dottoressa bellissime decidono di rimettere a posto l'unghia... l'anestesia non funziona, ma non posso ululare il mio disappunto, quindi alla richiesta: "sente dolore?" con la lacrimuccia furtiva che scende dall'angolo dell'occhio rispondo: "no, tutto bene!"
Stecca, bendaggio, un calcio in culo e si torna a casa, avevo fatto tanto per non sincronizzare, non potendo guidare per 20 giorni non farò altro... ecco quello è stato il vero dolore... sono tornato un mese dopo al lavoro attivo... un documentario sui bambini con l'AIDS in India... c'è sempre qualcuno che sta peggio... consolazione? No! Tristezza infinita.
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Utente Anonimo
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Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
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L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
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