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Vicino a a casa mia c'è un piccolo minimarket che, nonostante la spietata concorrenza di alcuni Supermercati, va avanti. Il tipo, coadiuvato dalla moglie si sbatte, organizzando anche rinfreschi per battesimi o presentando promozioni su salumi, vini o quant'altro. Insomma, ci sta dentro.
L'anno scorso l'ho incontrato a Varazze che passeggiava sul lungomare con tutta la famiglia. Nella mia ingenuità pregna di pregiudizi gli ho chiesto se fosse lì per una breve gita quotidiana. Mi ha risposto che aveva prenotato una casa per un mese. Mi piace, ogni tanto, entrare nel suo piccolo negozio. Sul lato destro c'è il reparto biscotti e scatolami seguito da birre varie. Poi ci sono i vini, un freezer pieno di surgelati e sulla parte opposta ci sono articoli per la casa. E c'è il bancone con la vetrina piena di ben di dio.
Il negozio è spesso frequentato da degli amici del tipo che si servono prendendo birre e bevendole ad un piccolo tavolino o sedendosi, quando il tempo lo concede, a un tavolino all'aperto. Da quello che ho capito devono conoscersi da sempre, essere cresciuti insieme. Poi ognuno ha cominciato a lavorare. Non si sono mai persi di vista e ora si ritrovano nel piccolo emporio perdurando un'amicizia che continuerà per il resto della loro vita. Quando li vedo penso alle mie amicizie. Molte le ho perse per strada, forse anche per colpa mia. Anche a me piacerebbe gestire un piccolo emporio dove ci si possa incontrare quasi quotidianamente, dove ci si possa, al limite, prendersi anche per il culo. Forse, più semplicemente, potrei prendere il telefono e chiamare qualcuno di loro.
Penso che lo farò.
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