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Sono uno scalatore. Pratico quest'attività da parecchi anni. Forse ormai troppi. Ma non riesco a staccarmi dal fascino di un'avventura in montagna, fra le sterpaglie e poi fra le rocce nude, che , man mano raggiungo mi sembrano sempre più lisce, forse perché limate dagli agenti atmosferici e perciò sempre più pericolose. Ma continuo a salire con i miei chiodi, le carrucole, i ganci, le funi. Fino alla cima, fino a quel pennacchio sempre più stretto da cui domini il mondo, tutta la terra. E mi sento onnipotente, infinito. Forse il pericolo più grande al di là dello sforzo fisico è raggiungere la cima e sentirsi realizzato totalmente, perdere l'umiltà per sentirsi assoluto. E'un rischio che ogni scalatore corre. Come il conquistatore che, ormai il passato storico ci insegna, porta la sua cultura che considera superiore e vorrebbe imporla con la forza agli indigeni sconosciuti del territorio esplorato. Lo scalatore porta con sé il suo sogno ed una volta realizzato, si sente appagato e medita sulla sua superiorità e sul dominio che egli ha nei confronti di quella natura che prima considerava selvaggia ed ora è addomesticata e posseduta. La vecchiaia ora impone la nostra fragilità e se da giovane ho rasentato il peccato di confrontarmi con il creatore, ora capisco la mia piccolezza e la mia fragilità e li accetto anche se con sofferenza. È un dolore più tormentato della fatica della scalata perché fa perdere la propria sicurezza per farci ritrovare come una candela che, a poco a poco, si consuma e diventa sempre più debole. Non avrei dovuto fare lo scalatore. Sarebbe stato meglio non confrontarsi con la natura perché, anche se ti illude che sei superiore, con il tempo ti dimostra che sei un granello di polvere in confronto alla sua statica potenza, silenziosa ed immobile, eterna e selvaggia. Spesso in montagna mi adagio sulla roccia ed ora sogno di diventare roccia con le altre rocce. Solo così forse lo scalatore potrebbe realizzare la felicità eterna. Raggiungendo una condizione che ti eri illuso di aver sfiorato ma che ti fa solo desiderare di essere elemento utile e necessario alla realizzazione della nostra umanitá.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
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Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
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Utente Anonimo
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Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
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Walter Fest:Vale pure per te domani vieni a leggermi e segui le istruzioni..
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
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Zio Rubone:Grazie a Rubrus, Lawrence e Stapelia per la lettura e il commento. Grazie anche [...]
Adribel:Che bel finale, il figlio che protegge la mamma anziana. Lo confesso, Psyco [...]
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
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La spettatrice:Grazie a tutti. È vero che ognuno percepisce secondo il suo sentire, [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
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Gennarino:Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.
L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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Patapump:hai dato molte possibilità e riflessioni opto nel cercare di non [...]
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Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]
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Giuseppe Scilipoti:x Lawrence: ti ringrazio... un mondo per il tuo commento ove tra le varie cose [...]
Lawrence Dryvalley:Giuseppe, grazie per il "gemellaggio" con il mio microracconto La [...]
IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]
Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]
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L’esilioDiRumba:Edit: è tra tre giorni quel mio racconto, ce n'è un altro [...]