Le 13.05 una notte in bianco.
Sveglia ormai da più di nove ore, affondo le mie ultime note malinconiche in un bicchiere di wisky di vecchia annata.
Sento qualche melodia incerta di un pianoforte. E' il vicino di casa, amo ascoltarlo, non posso fare altro che scrivere perché ad ogni suo tocco su quei tasti felici e trisi decoro una parola, due o forse tre.
Versi di romanzi, racconti, favole che vorrebbero essere completate e che, invece, trascino negli anni senza trovare mai uno sviluppo nella trama narrativa o una conclusione per le mie storie.
Passano interi giorni senza scrivere niente, parlo del nulla o parlo della vita, parlo della routine o parlo di una scopata, alla fine sempre la stessa storia, triste, arrogante, insopportabile logorante esistenza. Incontro lui, e poi lui e poi un lui ancora, ma tutti i volti hanno le stesse tracce, uno schema diverso che in conclusione, dimostra di essere lo stesso.
L’amore è quindi come un libro, anche se le parole sono diverse il succo è sempre lo stesso: “Gli diamo un significato per il suo significato, assegniamo una continuità secondo gli stimoli di lettura e magari una conclusione se il libro non ci piace, o un’altra conclusione se il libro è affascinate!
In entrambi i casi il libro finiamo sempre per leggerlo perché il desiderio, la passione e la lettura finiscono col diventare specchi d’acqua trasparenti.
”Nella mia vita incontro sempre persone diverse. Mi donano esperienze, sorrisi, amarezze, lacrime, sussurri. Mi stimolano ad invecchiare passo dopo passo, (invecchiare inteso come concetto di crescita creativa, non è di per sé un’accezione negativa).
Le persone normali, quelle di sempre, quelle che incontri in un bar, ad una stazione di un treno, in un locale, quelle che conosci tramite amicizia, quelle che incontri per caso e poi finisci per rincontrarle dopo anni e anni, insomma, le persone si incontrano sempre e ognuna di queste è un pezzo di un puzzle, e la tua vita finisce col diventare, sempre secondo gli altri, felice o insopportabile a seconda del grado di conoscenza nella società.
Dall’incontro reciproco e condiviso di persone, anime, cuori, respiri e parolle tutto condiziona, tranne la tua libertà. Condiziona il tuo modo di essere, la tua respirazione, il tuo parlare e il tuo agire? Non quello no, è sempre una tua scelta.
C’è chi dice che la libertà è condizionata dal supporto degli altri, non sono d’accordo! La libertà è tua è mia, è nostra, è loro! Facciamo quello che decidiamo di fare. Anche se gli altri ci ascoltano e ci parlano, decidiamo sempre noi, cosi come decidiamo di ascoltare i loro consigli.
Cosi decisi di essere una persona normale, semplice, moderna, aperta e felice. Cosi decisi che la mia vita non doveva essere condizionata dai miei personali alti e bassi: sono tutti stereotipi e io li combatto!
Non mi faccio condizionare dai media, dai servizi terrificanti sulla nave della Concordia, sulla guerra in Siria, dal governo Monti, Berlusconi o Prodi e dagli atti criminali della società civile.
Non mi faccio condizionare dai torti, dai sorrisi, dalle illusioni, dal sonno che mi prende, dal fatto che non ho soldi. Non mi faccio condizionare da un ‘impossibilità, dall’ amore, dal fatto che posso essere innamorata oppure no, dal fatto che posso tenerci ad una persona oppure no.
Io voglio vivere e vivere significa respirare, essere forti significa dare un senso a quello che fai.
E ogni mio passo è una traccia che io voglio disegnare sulla spiaggia, è un sogno che realizzo quando mi alzo, conservo quando mi addormento e metto in pratica, o almeno ci provo, quando mi risveglio.
La mia vita deve essere piena d’amore, di sorrisi e di soddisfazioni cosi adesso la vedo, e chi mi è vicino ha capito il senso.
Gli altri le elimino, sono per me petali rossi che sono caduti dal loro baricentro, seccandosi hanno fertilizzato un terreno aihmé sterile e sono terminati nel dimenticatoio mentale.
Amo il mio modo di fare, quello che hanno gli altri, gli alti chi? Quelli che danno un senso, quelli che credono nella vita, e nella consapevolezza che le cose vanno coltivate e create giorno dopo giorno.
Questo mio vicino di casa, ci crede. Lui suona, non mi vede!
Chissà potrebbe ascoltare il battito della tastiera, l’anima delle mie parole.
Io avverto la sua musica, la faccio mia e la interpreto!
Chissà, secondo me è proprio cosi! Lui riesce ad ascoltarmi.Sono innamorata della vita…