Viviana stava fumando nervosamente un toscano, affacciata alla finestra della sua camera da letto. Stava pensando ai fatti suoi e man mano che i pensieri si aggrovigliavano nella testa, dal fondo dello stomaco le saliva l'incazzatura. Era sommersa da mille incombenze, le pareva che il peso del mondo gravasse sulle sue spalle e non vedeva vie d'uscita. Aveva freddo e le tremavano le mai, non voleva rientrare in casa, l'aria fresca le faceva bene e si sentiva più sollevata. In strada stava passando una vecchia Guzzi California a bordo della quale stava un omino vestito con una giubbotto rosso. Lo conosceva, erano amici da tanto tempo. Solo amici, ma bastava che al mattino passasse in ufficio a salutare e le cambiava la giornata. La motocicletta sfrecciò via tartagliando fino in fondo al viale dove si perse tra gli alberi.

Viviana spense il sigaro nel piccolo posacenere che teneva sempre a portata di mano. Stava per chiudere la finestra quando una piccola piuma bianca, soffice e delicata, si posò sul davanzale. Provò una tenerezza infinita per quella piccola cosa simile ad un fiocco di neve. La prese delicatamente e la posò sul palmo della mano. Alzò lo sguardo verso il cielo alla ricerca del proprietario della piuma. Non vide nulla, ma una voce, vicino a lei la chiamò <<Viviana, Vivi, hai preso la mia piuma. Ridammela>> La voce era dolce e gentile. Vivi si girò verso il punto dove veniva la voce e vide un piccolo uccellino bianco tenerissimo <<Scusa se l'ho presa, è caduta sul davanzale. Non voglio rubartela>>

Fece per rimetterla dove l'aveva presa, ma il piccolo essere la fermò << Lo so che non volevi rubarla, tu sei buona e io te la regalo. Tienila sempre con te, ti porterà fortuna per tutte le cose>> Vivi la rossa ebbe la tentazione di allungare la mano per accarezzare il piccolo essere palpitante, ma si trattenne e l'uccellino volò via. In mano teneva ancora la piccola piuma soffice come un fiocco di neve.

<<Ho sognato>> pensò <<qui non c'è nulla e io ho sognato. Devo smettere di bere le tisane di Flavia, fanno brutti scherzi>>

Chiuse la finestra e posò la piuma dentro un reggiseno viola nel cassetto per non perderla. Indossò il pigiama e si mise sotto le coperte.

Quella notte, dopo tanto tempo riuscì a dormire. Erano mesi o anni che non dormiva. La mattina dopo uscì per andare al lavoro, misero e malpagato, ma era stranamente felice. Ancheggiando sui tacchi chilometrici si accorse che stava cantando <<Quanto sei bellaaaaaaa Romaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, quanto sei bellaaaaaaaaaaaaaaa Romaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa a primaveraaaaaaa>> e un venditore ambulante di panini con la trippa le sorrise <<Bella giornata, vero?>> Si sentì felice, sorrise e parve che un raggio di sole si posasse sui suoi capelli rossi come se una fiamma di fuoco splendesse per le vie di Roma. La vita le apparve bella e l'ottimismo tornò. Si sentì pronta ad affrontare tutte le difficoltà col sorriso sulle labbra.

 

Tutti i racconti

2
3
10

Aforisma

29 March 2024

Le lacrime sono come invernali pioggie che mondano le vie dell'anima, ma lasciano il cuore sommerso nello sconforto! Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
7
22

Il mistero del gemello scomparso

mistero mai svelato

29 March 2024

Il mistero del gemello scomparso Sono disperato, mi trovo in una situazione di estremo disagio e non so come uscirne. Ho perso di vista mio fratello gemello. Noi abbiamo una vita in comune da sempre. Non facciamo nulla da soli, sempre insieme in tutte le occasioni. Ora sono solo, lui dov’è! [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: piaciutissimo 👌
    se ti va, il lenzuolo, testo mio scritto anni fa
    da [...]

  • Walter Fest: Bravo Lorenzo! Dopo tutta la violenza e le brutte notizie che passano in tv [...]

1
6
18

Campi Sterili

29 March 2024

Attraversando campi elettrici Da campi bisenzio a campi salentina Unico ristoro: una turgida sveltina Proseguendo tra campi magnetici E psichiche interferenze Di ricordi falciatrici e illusioni meretrici Sui campi elisi approdato Come odisseo Pax-cificato et ri-concimato per elisa e per ogni santo! [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Hugo, apprezzo lo swing, apprezzo l' originalita', in questi casi si [...]

  • Hugo Bandannas II: walter, pienamente d'accordo forse dopp il Kinotto Prize mi sono montato [...]

6
6
18

IN CUCINA

Una ghiottoneria

28 March 2024

Per cena ho impastato l'amore con burro uova e farina. Ho gettato la palla nel cielo, son scese le stelle a gustarla.

Tempo di lettura: 30 secondi

3
8
17

IL CIELO AL TRAMONTO

28 March 2024

Il CIELO AL TRAMONTO NARR 1: “Il pittore, il pittore è scomparso, non c’è più. Come faremo? Lui non c'è più e noi non sappiamo cosa fare. Il quadro s’ha da finire, è indispensabile! Doveva essere un masterpiece, il suo ultimo masterpiece. Ma lui se n’è andato, non so come, è scomparso, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
5
19

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale)

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

28 March 2024

Attenzione: In questo racconto contiene passi della Sacra Bibbia. Coloro che vogliano evitarli possono leggere qualche altro mio racconto invece di questo. Buona lettura. ————————————————————————————————— Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale) Selafiele [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
24

Autunno

27 March 2024

Autunno Verrà e porterà profumo di caldarroste di mosto che ribolle di funghi e mais da sfogliare e fagioli da mettere a seccare. Verranno le nebbie intrise degli umori della terra e alberi che lasceranno andare le foglie per il loro atteso, unico e solitario viaggio d’addio. Verrà il tempo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Antonellina: Bellissima poesia!
    Hai descritto la magia di una stagione che appartiene [...]

  • Patapump: bravo Lorenzo
    sai sempre descrivere in maniera egregia 🤗
    le immagini? [...]

5
6
21

Mai chiunque….

27 March 2024

Nella tua mente non portare chiunque. Rischierebbe di perdersi nei vicoli stretti dei tuoi dinieghi,scivolando nelle curve delle tue incomprensibili contraddizioni. Negli anfratti dei tuoi euforici eccessi. Dei tuoi snervanti silenzi. Lascia entrare solo chi ama passeggiare sotto i temporali. Sotto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
14

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo I

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

27 March 2024

Incipit: poco dopo la visita di Belzebù e Brace in Paradiso (vedi “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”- Capitolo III), tutto il Paradiso si indigna. Il motivo è che a parer loro ai giovani diavoli non viene data la possibilità di accedere a un’istruzione completa, come avviene [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Capitolo primo? I precedenti fanno parte di questo? Hai creato un mondo. Un [...]

  • L’esilioDiRumba: Certamente, mi fa piacere interessi.
    I due racconti sono correlati e sono [...]

3
11
34

Storia di una donna ossessionata dal suicidio di Luigi Tenco

Dopo aver ascoltato “Ciao amore, ciao”, scrive al marito: «Mi uccido, seppellitemi a Ricaldone». Lascia tre figli

26 March 2024

F.C. non aveva mai prestato attenzione alla musica leggera. Non sapeva chi fosse Luigi Tenco e non aveva nemmeno seguito il Festival di Sanremo, ma il suicidio del giovane cantautore l'aveva colpita profondamente. Ogni notte, F.C. lo sognava e raccontava al marito, un operaio che la sera rincasava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Carola scrivi sempre in modo egregio. Sei in grado di fornire le storie di [...]

  • L’esilioDiRumba: Per quello che vale, ho letto che per un suicidio di un giovane influencer [...]

4
9
32

Perle o biglie?

poesia

26 March 2024

PERLE O BIGLIE? Siamo perle Tutte raccolte insieme sullo stesso filo Una poi l’altra infilate dal destino La [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • An Old Luca: stapelia: molto gradita.
    Mi sono domandato anche io se perla o biglia. [...]

  • stapelia: An Old Luca. La frase che ripeto spesso è; "non facciamoci troppe [...]

2
15
29

Questione di testa

26 March 2024

Gino non poteva credere che stesse succedendo proprio a lui. «Sono stanca di uomini vuoti, G» gli aveva ripetuto più volte prima di chiedergli – chiedergli? Dio mio l'aveva quasi implorato – di salire e quel “G.” lo faceva impazzire, gli dava l'illusione di non essere “Gino” (che razza di nome, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Intendiamoci, trovo il racconto "carino", altrimenti non l'avrei [...]

  • L’esilioDiRumba: @Rubrus anche questa tua ultima battuta alla Leo Ortolani (per chi non lo conosccesse [...]

Torna su