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Mezzanotte Suona il telefonino e Luigi risponde. È una donna che vorrebbe uscire per mangiare i bomboloni con lui e poi andare a ballare. Il marito si sveglia. Risponde in silenzio alla telefonata; poi la moglie si sveglia e succede un dramma : la moglie non lo riconosce più. Grida aiuto, vuole chiamare i carabinieri. Ma il marito la rassicura che è ancora lui e che aveva dimenticato di indossare la maschera del "marito". La sera prima era rimasto con la maschera dell'impiegato, tanto che lo aveva chiamato la segretaria per una pratica da sbrigare. La moglie piange perché vuole che ritorni suo marito. Ci sono bollette da pagare in scadenza e bisogna fare la spesa e pagare i conti del veterinario per Fuffy, il cane. E poi chi si sarebbe interessato di portare lo stipendio a casa ? L'indomani sarebbe stato il giorno del pagamento mensile e lei lo aveva impegnato nel comprare il folletto, un robot che avrebbe fatto le pulizie a suo posto. Una voce nel buio, la voce della sua coscienza la avvisa: non si preoccupi! Suo marito è più vicino a lei di quanto creda: è solo un gioco di maschere e di parti da recitare. L'uomo va in bagno e ritorna gentile e premuroso. La moglie è felice. Suo marito è ritornato. Racconta di aver visto un uomo che si diceva suo marito. Sarà stato un incubo. I coniugi si riaddormentano, promettendosi amore eterno. Si è fatto mattino e bisogna andare al lavoro. L'uomo si veste. La moglie, alzatasi prima, prepara la colazione ed il caffè nero bollente . Lol saluta appassionatamente. L'uomo va via. Lei, libera e sola in casa, telefona di sotterfugio all'amante. Gli segnala di venire. Via libera! Finalmente suo marito , numero 757557 della partita stipendiale, codice fiscale LUIGIOSs29S73M, suo ma-ri-to è andato a lavorare. Tutto è ritornato come prima. È solo un gioco di maschere usate con discrezione.- dice la voce della coscienza mentre la coppia di amanti si abbracciano. E la donna, rivolta al cane o Fuffy intima:- Oè, cagnolino, che mai ti venga in mente di dimenticare la tua padrona e di parlare ! Ne soffrirei troppo! E poi potresti rivelare al mio maritino che la vita è solo indossare tante maschere per nascondersi nella propria ipocrisia.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
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stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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Patapump:non ho piante d appartamento ma sono fiero del mio melo "Carmelo" anche [...]
stapelia:Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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Rubrus:Oh, se ho qualcosa da dire, e il tempo per dirla, la dico. Se non capisco, [...]
NomadLantern:Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Rubrus:Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]
Antonellina:Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così. La mia prosa non [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]
Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]
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stapelia:La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]
L’esilioDiRumba:Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]
Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]
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stapelia:Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]
Rosnik:Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]
Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
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stapelia:ah, ah, ah. Conta il risultato. Stesura e prosa perfetti! Risate!
Rubrus:Cominciamo dai fondamentali. Per esempio l'immortale "come ho passato [...]
Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
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Piccola stella:Visto che mi tiri on ballo, Walter, ci tengo a precisare che : Mi sono [...]
stapelia:Grazie Walter! Questo è l'unico modo che ho di ringraziarti pubblicamente! [...]