Dopo una notte insonne prende finalmente posizione sul balcone, stendendosi completamente e imbracciando il fucile di precisione. Registra accuratamente il mirino e sistema un paio di cuscini sotto la pancia e il torace. Poi inizia a fumare, una sigaretta dopo l’altra, in attesa dell’attimo fuggente.

Alle dieci in punto, ne è sicuro, lei farà il suo ingresso in piazza e aspetterà il compare sotto la prima statua equestre. Lui, come sempre, arriverà in ritardo, ma comunque in tempo per la messa delle dieci e mezza, alla quale assisteranno mano nella mano. Come due ragazzini.

Non gli è stato difficile scoprire la tresca. Una settimana di appostamenti, uno zoom potente e tanto sangue freddo. Per constatare e digerire la verità, per non irrompere nell’albergo a ore, in quella squallida camera impregnata di sesso, e farli a pezzi. Finendo così dritto in galera.

Ha preparato tutto nei minimi particolari. Documenti  falsi e  connotati contraffatti hanno creato un uomo nuovo. Pronto a iniziare lontano, oltreoceano, una nuova vita. 

Ed eccola, finalmente. Arriva ancheggiando con studiata postura, consapevole del suo fascino, della sua giunonica bellezza. E, come previsto, si sistema ai piedi della statua, girandosi di tanto in tanto per scorgere tra la folla il suo bell’Antonio. Potrebbe già farla secca, la tentazione è forte. Ma l’opera deve essere completa: 2 colpi e la faccenda chiusa radicalmente e definitivamente. 

Gocce di sudore imperlano la sua fronte che scotta. Di febbre e passione. Sì, non può nasconderlo a se stesso: la ama, l’ha sempre amata e l’amerà sempre. Ne è attratto, la desidera, gli scorre nelle vene sin dal primo incontro. Cosa, cos’è successo! Perché s’è messa con  quell’individuo grigio e smunto. Anonimo. Non certo bravo a letto, di sicuro.  E allora? Perché? Non si dà pace su quel balcone dove il sole stenta ad arrivare, intrappolato com’è dalla nebbia all’orizzonte. 

Il macilento appare dal nulla, tra la gente. Sempre più numerosa e infarcita di turisti. Avanza sorridendo e agitando la mano. Sembra felice, è felice. Gli occhi di lei brillano come diamanti: è felice. Com’è che non s’è accorto che i diamanti erano diventati zirconio e che poi anche questo era scomparso? Come aveva potuto non accorgersi del buio e del freddo? Perché s’era distratto così tanto? Perché non era stato presente? Perché non aveva cercato di infrangere quei silenzi disperati ? Perché non aveva lasciato ogni cosa per poterla riportare a sé ? Perché non aveva dato peso a tutti quei piccoli ma enormi segni inequivocabilmente prodromici? Perché  era scappato? E dove e per cosa? E se invece si sbaglia? Si colpevolizza e si tortura per giustificare un tradimento che invece comunque sarebbe occorso, anche se l’avesse piantonata ricoprendola d’oro? Le colpe sono sue, deve essere così. Lei chissà come, quando e perché si è stufata e ha cercato altrove nuove emozioni e sensazioni. E se fosse malata, una ninfomane? Prima dello sdutto, in effetti, ce ne sono stati altri tre, almeno accertati, che hanno potuto godere di quel ben di Dio.

I due parlottano scambiandosi effusioni spinte. Lei è troppo truccata, e ha messo sù troppi chili. E il vestito è troppo stretto e trasparente, inadeguato. Sembra stia lì li per  lacerarsi, sotto la spinta prepotente di quel seno immenso che impegna audacemente il décolleté, e di quelle natiche marmoree che si agitano frementi e provocanti sotto un sottile velo di organza, che le ricopre solo in parte. E che di certo spingono quella mano anonima a palpeggiarle con insistenza, senza che lei fiati, anzi, Sembra che ne provi piacere. che ne sia lusingata, se non eccitata. Tant’è che alla mano segue il resto del corpo di un uomo corpulento e rubizzo, attempato ma determinato e per nulla intimorito dalla presenza dello sdutto. Che invece, ed è evidente, partecipa volentieri al gioco, con lei in mezzo ad equilibrare con maestria quel sandwich piccante.

Il fucile, un vecchio ma solido carcano, esplode con voluttà i proiettili. Uno dopo l’altro, in rapida successione. E il sandwich sparisce, sommerso dalla folla. 

Tutti i racconti

0
0
5

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
4

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
1
7

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Prendendo solo un elemento, mi viene da pensare a quante guerre si sono combattute, [...]

28
31
152

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
9

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
6

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
30

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su