Di nuovo silenzio tombale… almeno così sembra

«Eeeee….  »

Léo gli da uno gomitata da togliergli il fiato, io sorrido

« E NO, io non faccio parte delle sue “distrazioni” noi siamo solo colleghi!»

« Scusa sor… ehm scusami, tu non gli dici niente? »

« Perché? Mica sono sua moglie?»

Tommaso sta traducendo il tutto a Ingrid poi …

«Non c’è da fidarsi di un uomo che inganna la moglie, prima o poi ingannerà anche gli amici.  »

Scende di nuovo il silenzio… ma dura veramente poco, Ingrid inizia e farfugliare qualcosa di incomprensibile…

« Deve vomitare, deve vomitare….  »

«Oh, Cazzo! »

Mi accosto al marciapiede piccolissimo e scendono tutti ad aiutare Indrid, io recupero delle salviettine umidificate e una bottiglietta di acqua… sarà il freddo rigido o la nebbia che mette paura, il fatto è che Ingrid si riprende subito, siamo tutti intenti ad aiutarla quando l’espressione di Neanderthal si fa assorta, come se il criceto che alberga nel suo cervello, fosse salito sulla ruota.

«Lèo… Lèo mi spieghi come hai fatto a finire i preservativi ieri… noi siamo stati insieme tutto il giorno, beh diciamo quasi…a parte quando mi sono perso nell’autogrill, quello grande sopraelevato… (ride) sono stato più di mezz’ora a cercare te e Maria…. »

Io, Ingrid e Tommaso ci guardiamo negli occhi…

«Beh Tommaso, mi sembra che Ingrid stia meglio… vogliamo andare?»

«Si, bene ragazzi, montiamo in macchina.»

Per un po’ tutto sembra calmo, anche Neanderthal, il criceto sembra sceso dalla ruota, sono arrivata ad un bivio che si immette sulla strada per Bassano, ci sono poche macchine ma molti Tir insieme a una nebbia fittissima…

«Sei sicura che questa sia la strada giusta? Con questa nebbia rischiamo un incidente. Se sbagliamo strada poi difficilmente potremmo tornare indietro… ma il navigatore c’è o non c’è? Cavolo una macchina così costosa senza navigatore…»

Mi giro e lo guardo negli occhi

«Un'altra parola e ti abbandono qui!»

Chiude la bocca immediatamente. Mentre la voce metallica del navigatore mi dice di svoltare a sinistra, poche centinaia di metri e ci ritroviamo nella zona industriale di Bassano… la desolazione.

« Bene, ora procediamo verso il centro… magari c’è più vita »

Léo che cerca di fare il simpatico

«Certo, il centro di una città è sempre più vivo, magari troviamo uno di quei bar che sono aperti tutta la notte… »

e Tommaso

«….che fanno i cornetti al momento! Ma si, conviene proseguire, in fondo sono solo le 2,25 di notte. »

Sospiro, lo stomaco mi da una fitta, la gastrite inizia a farsi sentire, troppo digiuno, scorgo la faccia di Léo attraverso lo specchietto retrovisore, mi guarda preoccupato

« Stai bene? Vuoi che guidi io? »

« No, grazie è solo una fitta allo stomaco… devo mangiare qualcosa.»

Sono arrivata ad un parcheggio di fianco a Piazza Italia

« Ragazzi, da qui dobbiamo proseguire a piedi sulla zona pedonale fino al Ponte Vecchio, quella è zona di grapperie, potremmo trovare dei locali aperti, anche se è veramente tardi…o forse troppo presto. »

Mentre passeggiamo, Ingrid e Tommaso guardano la città incantati…in effetti con la nebbia, i portici, le piazze e vie assumono un fascino medioevale. Ma il freddo è intenso e inusuale, siamo a fine ottobre, o forse è solo il mio impermeabile ad essere inadatto.

Arrivati davanti al ponte rimaniamo tutti incantati, è come se l’opera di Andrea Palladio e la natura ci facciano entrare nella storia di questa città incantata. Mentre Neanderthal bussa ad un locale che sembra aperto, una ragazza con i capelli variopinti e con tanto ferro sul viso da fare invidia al campionario di un ferramenta compare sulla porta a vetri.

«Olà sorella! »

«Olà fratello….ma tu non sei di Bassano! »

Cavolo, dì giuro!!! Lo dico a voce alta ma solo Léo mi sente e nasconde il viso per non farsi vedere mentre ride.

«Già, vivo a Trieste… senti possiamo entrare… fa freddo…»

Lei guarda tutti, poi allunga una mano e trascina dentro Neanderthal

«beh… non so….la festa è privata… ma tu mi sei simpatico e fa freddo… entrate!»

Nel locale ci sono circa venti persone, quasi tutti parenti perché stanno festeggiando il fidanzamento ufficiale tra Manuela e Mariano, superato il primo impatto di imbarazzo tutti ci accolgono a braccia aperte… e capisco anche il perché, ognuno di loro ha già all’attivo almeno cinque grappe e una serie infinita di prosecchini e spriz quindi il papà della futura sposina, Umberto, ci versa una grappa generosa per scaldarci… e il mio stomaco inizia a prendere a calci il fegato…  per fortuna insieme alla grappa mi passano un vassoio con affettati, formaggi e pane.

«Grazie signor Umberto, tanti auguri, sono una bella coppia.»

«Si,certo mia figlia è splendida e lui è un gran lavoratore…ma purtroppo ha i nonni “terroni” di Napoli…»

Devo avere una espressione strana perché si affretta spiegarmi  le differenze delle cerimonie tra regione e regione… poi pensandoci

« Ma voi di dove siete? »

Sto per rispondere quando Léo mi precede

« Beh, Tommaso e Ingrid sono di Berlino, Gianbattista  ed io veniamo da Trento ma siamo calabresi doc e lei, la nostra bella Emma è nata all’ombra del Colosseo, una città magica. »

Umberto è senza parole, butta giù una grappa tutta di un fiato

«Io non volevo offendere quando ho detto “terroni” …  »

«No, è vero l’ha detto in modo simpatico…»

Léo sorride mentre lo abbraccia

« In fondo lei è un simpaticone, diventeremo grandi  amici, sono sicuro… lei ha ragione pensi che per il fidanzamento di una mia cugina, siamo rimasti a tavola tutto il giorno e tra parenti stretti e cugini di primo, secondo e terzo grado eravamo circa cinquanta, e questo solo da parte di mia cugina, perche da parte dello sposo erano almeno quaranta e non erano presenti tutti…»

Così dicendo si allontana con Umberto sottobraccio, e continuando ad raccontare di scene apocalittiche di matrimoni al sud.

Accidenti mi sono distratta e qualcuno mi ha versato un’altra grappa, devo fare finta di niente e cercare di abbandonare il mio bicchiere colmo. Cavolo un altro brindisi!

Un ora e tre grappe dopo (sono stata brava gli altri sono almeno a quota sette) ho la testa pesante e un accenno di sonno ma in compenso ho mangiato, quindi il mal di stomaco è passato, Ingrid  è tranquilla e si sta divertendo con le signore del gruppo, Tommaso fa da interprete, Neanderthal, che ho scoperto chiamarsi Gianbattista, sta socializzando con Cristina (la ragazza ferramenta), non vedo Léo ma se ho capito il suo modo di fare, starà facendo la coda da pavone con qualche ragazza!

Io cerco di socializzare ma la testa è veramente pesante…

 

Tutti i racconti

3
6
18

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

1
1
13

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
16

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

28
31
154

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
10

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
31

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
197

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su