Sulla pista deserta, l'elicottero pareva un gigantesco insetto silenzioso steso al sole. Il portellone si aprì e per primo scese un uomo alto, di bell'aspetto, capelli candidi e occhi azzurro cielo. Un capo carismatico. Dopo di lui scesero altri cinque uomini, due dei quali indossavano le tute bianche dei tecnici di laboratorio, le stesse indossate da Micaela durante il lavoro. Da un hangar uscirono due moto ad energia solare, le moto appena riparate ad opera di due tecnici volonterosi aveva ripreso a funzionare quella mattina. A bordo vi erano in una Federico e nell'altra Andrea e Micaela. Andrea si presentò al nuovo arrivato <<Sono Andrea, e ti do il benvenuto a nome di tutti. Sanno del tuo arrivo ma stamane siamo stati sconvolti da un triste evento>>

Micaela lo abbracciò senza parlare. Eros era uno dei suoi più vecchi amici e per tanto tempo lo aveva creduto morto. Erano tutti e due senza parole. Federico commosso salutò tutti <<Siamo ancora increduli. Siate i benvenuti, purtroppo capitate in un giorno triste. Venite sulla terrazza, così potrete vedere con i vostri occhi lo spettacolo. Li fecero salire all'ultimo piano della Torre, dove la visibilità era totale per tutto il territorio dei Guyet. Durante il tragitto, Federico raccontò per sommi capi la fine del povero verme. <<Guardate, si vedono le due metà del corpo, ma la parte centrale con tutti i pellegrini ingoiati si è polverizzata con loro. Disintegrata>>

<<Straordinario! - esclamò uno dei nuovi venuti - non avrei mai creduto che il verme funzionasse. Fu un'idea del nostro grande Maestro Cavallari, zio di Micky. Volle dare vita ad un mostro copiandolo di sana pianta da un antico fil di fantascienza, mi pare fosse Guerre stellari o Dune, ricordo che nel film il mostro divorava senza pensarci tutto ciò che incontrava.>>

<<Quindi voi eravate a conoscenza del nostro amico? Vuoi dire che fu fatto apposta per difenderci? in realtà ci avvisava in previsione di un pericolo cantando ''Un bel di vedremo'', ma non era mai intervenuto fino ad oggi.>>

<<Il suo compito era di mettervi in guardia, e spaventare eventuali aggressori. Non so quanto fosse avanzato tecnologicamente e nemmeno se possedesse autonomia di pensiero. Tutti i cloni (chiamati così per comodità)erano destinati a durare poco, e creati appositamente pericolosi, velenosi, per far si che le persone imparassero a convivere in pace riunendosi in gruppi.>> Eros parlava con la sicurezza di chi è abituato a comandare, inoltre la sua sicurezza era dovuta al fatto che molti di quei cloni li aveva progettati lui.

Alcuni amici li avevano raggiunti e in breve apparvero vassoi di pasticcini e bevande fresche, in un improvvisato rinfresco di benvenuto. Offrendo una bibita ad Eros, Andrea disse <<Abbiamo imparato, nel nostro piccolo, a vivere insieme in comunità. In tanti anni affrontando mille pericoli non saremmo mai sopravvissuti se non fossimo stati uniti. Che ne dici dell'operato del Lombrischio?>>

<<Ah ah ah! Lombrischio, - rise, lo scienziato - E' stato grandioso. Non era programmato per sacrificarsi, ma lo ha fatto di testa sua. Penso che quel suo piccolo cervellino abbia visto in quelli delle tute un pericolo molto più grande di quelli che conosceva. Forse credeva che ingoiandoli avrebbe risolto la situazione.>>

<<Quanti altri mostri ci sono in giro, ne sai qualcosa?>>

<<Quanti fossero non ne ho idea. A San Marco abbiamo avuto mostri e mostriciattoli, e sono spariti tutti. Prima quelli di grandi dimensioni e poi i più piccoli>>

<<Se ho ben capito, la durata della loro vita fu programmata per la durata di pochi anni>>

<<Nulla di più dei sessanta, settanta anni per finire nello spazio di pochi giorni. Da domani credo possiate disattivare le difese elettriche.>>

Andrea scambiò un'occhiata d'intesa con Federico e rispose <<Per il momento non se ne parla. Di notte accadono ancora cose strane ed io sono responsabile della vita dei miei compagni>>

Eros si comportava come un capo assoluto, abituato a dare ordini e ad essere obbedito. <<Scusate la mia pretesa, non voglio dare ordini a voi. Qui avrete un capo suppongo e vorrei rivolgermi a lui per organizzare il sistema.>>

<<Strana pretesa la tua, cosa vorresti organizzare. Siamo perfettamente organizzati e no, non abbiamo un capo. Io sono un coordinatore, insieme ad altri, e ognuno è libero di fare quel che meglio crede.>>

<<Non ci posso credere! Volete farmi credere che tutti obbediscono senza protestare o contestare>>

<<Non hanno motivo di contestare visto che nessuno da ordini. Si parla si discute e si decide in piena autonomia. Ti garantisco che a volte le discussioni sono piuttosto accese, ma alla fine si trova sempre un accordo.>>

Eros scosse la testa poco convinto <<Non capisco come possiate andare avanti se nessuno comanda>>

<<Lo vedrai stasera a cena come funziona>> rise Annalisa.

 

Tutti i racconti

3
6
15

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

1
1
12

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
16

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

28
31
154

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
10

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
31

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
197

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su