Il camino era acceso. Intorno al fuoco, gli amici e compagni di viaggio che erano giunti da ogni dove, per assistere agli ultimi giorni del loro amico. Lui se ne stava al caldo, sulla poltrona e avvolto in un plaid di lana lavorato da Pazienza. Quello che era il suo compito, ormai era stato assolto e in questi giorni, non aveva altro da proporre, meglio finire in tranquillità, con tutti gli amici al suo fianco.

Fuori stranamente non nevicava, il tempo era mite e il cielo appena grigio, quel tanto che bastava per giustificare il periodo. Volse lo sguardo e vide il suo compagno più fedele, Tempo, che se ne stava in silenzio, come se fosse assorto in chissà quali pensieri, mentre, in realtà, teneva sotto controllo la situazione. Del resto lui era sempre stato un tipo preciso e puntuale. Non voleva certo adesso mancare di compiere il suo dovere. Dall’altro lato della stanza, Natura, seminuda e avvolta da nebbie, passeggiava irrequieta avanti e indietro, non vedeva l’ora, che tutto finisse, per tornare ad occuparsi dei tanti problemi che aveva. Gli uomini avevano procurato innumerevoli danni e come sempre, toccava a lei dopo rimediare. L’unico pensieroso e afflitto era Meteo, che dopo gli sconquassi che aveva procurato per tutto il periodo passato, era avvilito e dispiaciuto dell’accaduto. Se ne stava da solo in un angolo lontano dal camino per paura di combinare qualche guaio al suo amico. Di tanto in tanto allargava le braccia sospirando, in quel frangente si creava una corrente d’aria che alimentava la brace morente nel camino. Una vampata, un guizzo di fiamme arancione e spruzzi di scintille ravvivavano il mesto congresso. Il ragazzo, giovane e impulsivo, Natale, saltellava per la stanza, intonando canti e rosicchiando dolci, si divertiva a prendere in giro i presenti tutti tristi e seriosi.

- Forza ragazzi, che sarà mai, sapete bene che sono giorni di festa e di allegria, non fate quelle facce, mamma mia è un mortorio qui dentro

- Vedi di smetterla invece, incosciente, non è ancora il tuo turno, non vedi che 14 sta male, a te sembra non interessare niente, basta che mangi, che balli e hai risolto- la voce di Natura era diventata dura e imperiosa come usava fare, quando voleva farsi sentire.

- Non posso farci nulla - rispose Natale – è la mia occasione, mi tocca una sola volta e non voglio certo farla passare con una faccia triste come la vostra. Voi avete di che pensare, avete i vostri guai, ma io che devo fare, sono nato per questo!

- Non ha tutti i torti, Natura, - rispose serio Tempo – nonostante tutti i problemi che ci possono essere, lui vuole divertirsi e fa bene, potessi farlo anche io, non starei qui a controllare che il nostro amico passi i suoi ultimi giorni in serenità.

- Ragazzi! – intervenne 14 con un filo di voce. - Potreste anche smetterla di fare tanta confusione, pensate invece a fare un bilancio della nostra attività. Sono arrivato il primo giorno convinto di poter fare bene, di assicurare, se non proprio la pace, almeno un periodo di relativa tranquillità, pensavo davvero di farcela, invece, mi sa che abbiamo fatto peggio degli altri. Qualcuno sa spiegarsi come mai!

- Cominciamo da te Natura, che hai da dire…

- Cosa vuoi che dica, amico mio, per quanti sforzi faccia per ripristinare i disastri che gli uomini compiono non riesco a uscirne. Sono talmente disattenti che ogni giorno ne combinano una nuova, io non ce la faccio più, ho il presentimento che andrà a finire male per me e per loro. Come se non bastasse ci si mette pure Meteo: fatti dire che ha combinato il ragazzo. Lo vedi come se ne sta in silenzio, ha sempre la testa fra le nuvole, lo sa che questa volta l’ha fatta grossa, sono ancora impegnata a rimediare i suoi danni, dubito di farcela.

- Allora ragazzo, che hai da dire in tua discolpa? - fece 14 con voce severa.

L’altro si alzò dal suo angolo e andò a mettersi vicino al vecchio, tese le mani al camino per prendere un po’ di calore, poco dopo dal suo corpo uscì una nuvola di vapore, era tutta l’umidità che aveva addosso dopo giorni e giorni, di pioggia.

- Non è colpa mia! – disse con un filo di voce – lo vedi, guarda tu stesso, guarda quanta umidità mi porto addosso. Sono esausto, tremo dal freddo e non so se e quando finirà questo calvario. La colpa non è solo mia, ma anche degli uomini. Come ha detto Natura, loro la trascurano e, quando arrivo io, anche se può capitare che porto un po’ di pioggia in più, non farei tanti danni se non ci fossero i dissesti procurati da quegli stolti

- Sarà anche vero quello che dici Meteo, mi sembra, però, che questa volta hai esagerato davvero, tutti i giorni a buttare acqua là dove c’erano più problemi, quei poveretti non hanno avuto scampo, possiamo dire ha piovuto sul bagnato!

- È colpa loro, se fossero stati più attenti non sarebbe successo niente, spero almeno che la lezione sia servita e in futuro diano segni di aver capito.

- Lo spero anche io, - disse 14 - ma non è più un mio problema, dovrete parlarne con 15, sarà lui a tentare di fare qualcosa di buono.

- Questi uomini, - intervenne Natura – parlano, parlano e non concludono mai niente. Ci vorrebbe qualcosa, ancora di più devastante. Se non si trovano con l’acqua alla gola, non capiranno mai. Forse, quando succederà sarà troppo tardi per tutti, per noi e per loro.

- Mamma mia come sei catastrofica, abbi fede, gli uomini vedrai alla fine, capiranno e faranno il possibile per rimediare. Tu intanto non desistere, aiutali, rimedia dove puoi ai danni subiti, sappiamo che sei capace di grandi cose.

- Ora vorrei sentire la voce di Speranza, finora ha taciuto, ma vorrei sapere come si comporterà con il mio successore.

- È inutile che sfotti vecchio, lo sai io sono un tipo tosto, non mi arrendo mai, sono sempre presente, come ho accompagnato te quando sei arrivato, giovane e spensierato, porterò con mano il ragazzo che arriverà dopo di te.

- D’accordo non te la prendere amica mia, sappiamo di che pasta sei fatta.

- Per quanto mi riguarda, io ho finito il mio compito, nel bene o nel male ho fatto quanto ho potuto, forse non sarò ricordato come uno dei migliori, ma un posticino nella storia ci sarà pure per me.

- Ragazzi, il momento è arrivato, non siate tristi, è così e nessuno ci può far niente, alziamo i calici e brindiamo a chi sta per arrivare, un augurio di poter far bene, meglio di me, mi raccomando, stategli vicino, è inesperto e avrà bisogno di aiuto.

- Addio ragazzi, 14 se ne va.

 

Tutti i racconti

0
0
0

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
0

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
0

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
19

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Leggerti è sempre rasserenante! La leggerezza con cui poni, oltre alle [...]

  • Patapump: grazie Stap! fai bei sogni 🌹

3
3
13

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
79

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
13

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • L’esilioDiRumba: Prendo spunto dal modo che hai di scrivere, per un mio giallo in futuro.

  • Patapump: non sono un esperto al riguardo
    giallo o di terrore
    manca un po di [...]

8
16
24

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
11
73

Fiaba

15 April 2024

Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel folklore nordico, del demone s’è persa invece ogni traccia. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visto il disegno del mostro e mi viene in mente un concetto bizzarro: nascondere [...]

  • Lawrence Dryvalley: Stapelia, diavolo grazie!!
    Pata, grazie ancora anche da prte di R.
    Rubrus, [...]

5
7
33

Notte di ognissanti

nuova edizione

15 April 2024

Nel villaggio erano rimasti, ormai, solo pochi abitanti. Nessuno veniva più da fuori per entrare a far parte della comunità, come una volta. Le famiglie si assottigliavano sempre di più, ogni anno i morti erano superiori alle nascite. Il paese stava morendo, fra non molto sarebbe diventato un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
12
37

Pepe

Le città invisibili 2.0

14 April 2024

Un giorno, in cui le intelligenze artificiali saranno autonome, inventeranno un dispositivo tecnologico in grado di scoprire che in ogni uomo o donna non votati alla scienza, anche nei meno sospetti di loro, si racchiude qualche importante legge cosmica. E di distinguere distintamente chi siano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su