Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
Mi chiamo Adele e sono un tipo solitario. Non amo la gente e mi piace camminare nel bosco fra gli alberi. Mi sento rinfrancata dalla presenza di tutti gli animaletti che incontro e che avendo poca dimestichezza con gli umani, non hanno paura e mi si avvicinano tranquilli. Ho scoperto la fonte quasi per caso, un giorno che ho sbagliato strada deviando il percorso della mia solita passeggiata. Un luogo solitario e ben celato alla vista, incontro sua maestà il cervo che mi guarda altero, e tanti piccoli esseri da cartone animato: Coniglietti, leprotti, tassi, cerbiatti. La fonte è alla sommità di una piccola collinetta e scende a cascatella fino a formare un laghetto circondato da grossi sassi coperti di muschio tenero e verde, tra i sassi fiori di ogni colore che non sono li a caso. So per certo che c'è chi si occupa di tutto ciò, i fiori e i sassi sono disposti ad arte a formare una cornice elegante. Il castone perfetto per contenere il gioiello luminoso dell'acqua pura nella quale nuota una miriade di pesciolini argentei che gioca a rimpiattino sotto ai sassi, una pigra salamandra nera e gialla si arrampica lentamente su di un sasso, per godere di un raggio di sole mentre il tritone si nasconde tra le foglie di piante acquatiche. Trovo la mia pietra preferita, una delle due asciutte e senza muschio. Mi siedo e tiro fori il libro dalla borsa. Non ho ancora voglia di leggere, mi guardo intorno. Il silenzio di un bosco è soave, è un concerto di trilli, di voci armoniose e fresche. Tutti gli esseri viventi hanno qualcosa da dire: uccelli, quattrozampe e alberi. Ecco, forse sono proprio gli alberi i più ciarlieri e solo pochi riescono a capire il loro linguaggio. Parlano fra loro e si raccontano le storie che hanno sentito raccontare dagli uccelli pettegoli. In lontananza si sente venire il più terrificante dei rumori, per un albero, quello della motosega che abbatte ogni cosa. E' ancora molto lontano ma fa venire i brividi. Arriva anche il guardiano della fonte. Come immaginavo è un elfo. Altissimo, tutto bianco con i capelli d'argento che scendono fini alla vita, lisci e luminosi. Mi guarda con i suoi grandi occhi azzurro acqua marina, dolcissimi e sta per dire qualcosa, ma una ghiandaia ciarliera gli si posa su una spalla e fa un lungo discorso. Lui la ascolta paziente, scuotendo appena la chioma serica e alla fine risponde: <<Grazie, amica mia, non possiamo fare nulla contro la devastazione degli uomini. Però adesso sappiamo e faremo in modo di mettere in salvo gli animali>>.
Ho capito quello che ha detto la ghiandaia: Dall'altra parte del bosco hanno cominciato ad abbattere gli alberi per costruire una nuova autostrada. Poi pian piano disboscheranno anche ai lati e sorgeranno le tane degli umani. Il bosco sparirà e di tutto questo angolo di sogno non resterà nemmeno la memoria: via gli alberi, via i nidi e via le tane e via tutti gli animali che moriranno senza pietà alla faccia degli animalisti che non si accorgeranno nemmeno dello sterminio. Devo fare qualcosa. Vado a parlare con uno di quelli che 'contano', un vecchio amico molto importante. Gli parlo della fonte, e degli esseri che vivono intorno ad essa. Pere convinto. Mi promette che farà qualcosa. Dopo alcuni giorni arrivano operai con i giubbottini arancione e recintano tutto il bosco. Appaiono i cartelli "OASI NATURALISTICA, vietata caccia e pesca". Per il momento la fonte è salva. Un giorno, mentre mi avvicino all'acqua, mi viene incontro l'elfo. Mi porge la mano lunga e delicata e stringe la mia. <<Hai salvato la fonte. Grazie>>.
<<Spero di averla salvata, ma sai quanto sono pazzi dall'altra parte. Vorrei poterti dire che le cose resteranno così>>.
<<Hai fatto tanto, meriti tanto>>. Vorrei dirgli che non ho fatto nulla ma lui sparisce come è venuto e allora gli grido: <<Canta per me, una sola volta, ma canta>>. Dal folto del bosco si leva un canto dolcissimo in una lingua sconosciuta, siamo tutti incantati ad ascoltare perfino un lupo solitario mi si accosta e tende l'orecchio per ascoltare quel canto di speranza di gioia e di pace.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
Tempo di lettura: 30 secondi
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
Tempo di lettura: 1 minuto
Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
Tempo di lettura: 30 secondi
Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Patapump:un cuntastorie di paese che bello! la tradizione orale che travalica [...]
Rubrus:Sono andato a leggere il racconto (suggerimento: usate l'opzione "ricerca" [...]
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Patapump:Antonellina ti dico la mia pur non essendo solito correggere cosa avrei [...]
Antonellina:Sì, forse ho ripetuto troppe volte "Mollie", potevo sottintendere [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]
Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
stapelia:La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]
L’esilioDiRumba:Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]
Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
stapelia:Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]
Rosnik:Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]
Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Patapump:il termine perentorio della moglie mi ricorda qualcosa.. 😅 ma cari uomini, [...]
stapelia:ah, ah, ah. Conta il risultato. Stesura e prosa perfetti! Risate!
Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Piccola stella:Visto che mi tiri on ballo, Walter, ci tengo a precisare che : Mi sono [...]
stapelia:Grazie Walter! Questo è l'unico modo che ho di ringraziarti pubblicamente! [...]