Chi se lo poteva immaginare che in mezzo ai vecchi videogiochi di mio figlio potessi ritrovare la mia strummula! Sembravano già reperti archeologici i Nintendo, i floppy con il Pacman e le cassette con il Super Mario prima edizione. Ma la mia strummula, sebbene di alcune generazioni passate, riluceva ancora nella sua forme di legno e con il laccetto da raccogliere per metterla in movimento. Gira, gira  ancora come la vita in perfetto equilibrio sopra il suo chiodo appuntito e via via accelerata dal laccio che orientava ed ancora orienta il suo vorticare. Rivedo tre ragazzini sono seduti sul marciapiede e giocano, lanciando  il loro giocattolo, che prende il volo e gira freneticamente. Vince quella strummula che continua a girare orgogliosa ed impettita entro le altre si fermano mortificate. A poco a poco una perde la velocità e si schianta contro il muro; l'altra affievolisce la  sua forza e si accascia. Ho vinto, ho vinto, perché la mia strummula è più potente di quella degli altri. E Vincenzo, tutto contento, ritorna a casa vincitore con in mano la sua strummula di legno pregiato. La mia strummula porta con se tutti i ricordi dell'infanzia e di quel tempo che è trascorso, sognando di poter vincere il campionato mondiale di strummule. Intanto, poco più lontano le bambine giocano a saltare sopra quadrati numerati, disegnati con il gesso sull'asfalto,  prima mantenendosi in equilibrio su una gamba poi coprendo con due gambe due quadrati. Riesce a vincere chi copre più velocemente il percorso. 
Solo oggi mi accorgo che ci voleva impegno, destrezza e velocità a giocare con questi giochi ed erano importanti perché si faceva amicizia, si stava insieme e ci si divertiva un mondo. Non come ora che chi gioca rimane chiuso dentro la sua stanza davanti ad un monitor e ad un joystich. Rischia di perdere la vista e a non accorgersi del proprio tempo, che scorre inutilmente dentro la propria caverna tecnologica.

 

Tutti i racconti

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Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

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II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

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  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

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  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

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  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

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morte di un amico

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Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

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