Sono trascorsi cinque anni, un' eternità da quando Annalisa è con noi. Quel giorno, ricordo, ero di vedetta sulla torre, intorno era tutto tranquillo, tranne alcuni conigli mamba nero che si muovevano furtivi nel sottobosco. Ad un tratto, puntando il binocolo verso valle l'ho vista. Avanzava faticosamente, facendosi largo nell'intrico della vegetazione, all'estrema periferia della città. Continuo a chiamarla città anche se è solo un cumulo di macerie polverizzate, coperte da un intrico di vegetali e piante carnivore variamente pericolose. Una in particolare si è sviluppata in modo anomalo e si muove strisciando in cerca di prede di cui nutrirsi, usando come esca un meraviglioso fiore azzurro che lancia sui malcapitati un getto di spore gialle soporifere. La vittima si addormenta stordita e il fiore l'avviluppa coi suoi petali e la richiude come in un bozzolo, che si aprirà solo quando non saranno rimaste che le ossa spolpate. La donna sapeva maneggiare con perizia la roncola, ma si vedeva che era inesperta dell'intrico che la circondava e non si rendeva conto nemmeno del pericolo che stava correndo. Decisi di andare in suo aiuto, quando vidi dietro di lei una delle più pericolose creature che esistano, un misto di animale in forma umanoide che secerne veleno dalla pelle, si aggrappa alle vittime e le paralizza per poterle divorare vive senza che possano reagire in alcun modo. La conosco perché ne ho già incontrate altre della sua specie sempre sotto forma di innocui fanciulli. Sta aspettando il momento opportuno, quando cala la sera, per colpire la donna ignara di chi ha accanto. La donna si chiama Annalisa, e per la nostra comunità è stata una benedizione. Ha organizzato una scuola e segue i bambini che stavano crescendo ''allo stato brado'' come diceva Federico. Li ha suddivisi in cinque classi come una vera scuola di stampo antico, ed ha reclutato alcuni elementi validi, idonei all'insegnamento. Fra le donne vi sono molte laureate e chi meglio di loro può insegnare ai bambini ? Stanno svolgendo un programma scolastico di tutto rispetto. I ragazzi imparano la disciplina e sono felici perché le lezioni di Annalisa non sono mai noiose o banali. A volte, mi capita di fermarmi sotto la finestra aperta della scuola ed assistere, di nascosto, alla lezione e sentendo ridere i ragazzi vien voglia anche a me di ridere alle sue battute. Le chiederò se vuole diventare la mia compagna. Qui non esiste matrimonio, esistono solo legami affettivi. Lei mi piace, è ancora una bella donna anche se ha tanti anni più di me, sento che vivere con lei è quel che desidero di più. Il resto non conta. Siamo felici di essere sopravvissuti e cercheremo con ogni mezzo di non ripetere gli errori del passato.

Con l'arrivo di Annalisa la nostra comunità è arrivata al numero di quattrocento elementi tra donne e uomini, validi per il lavoro e la difesa, più alcune decine di esseri indefiniti, né uomo, né donna troppo deboli per stare da soli e per lavorare. Questi poveri esseri sono il risultato di mutazioni genetiche di laboratorio, fatti nell'intento di venderli come schiavi ai ricchi petrolieri e capi di stato. Il progetto si era rivelato fallimentare perché avevano ottenuto solo dei corpi deboli incapaci di eseguire qualsiasi lavoro, innocui e sempre timorosi. Per i progettisti non servivano a nulla e li avevano abbandonati al loro destino, in balia della radioattività e delle bombe. Alcuni si erano evoluti nel mostro che seguiva Annalisa, altri strisciavano per terra come lucertole e preferivano vivere accanto all'acqua nei ruscelli contaminati, e i nostri che avevamo trovato nascosti nelle chiese bombardate o nei centri commerciali .. I bambini non sono figli nostri, noi siamo tutti sterili, li abbiamo trovati fra le macerie, alcuni orfani altri abbandonati dentro scatole di cartone da genitori che non sapevano che farsene. La nostra dottoressa Micaela, l'ultima scienziata rimasta del gruppo di questo complesso, è l'unica in grado di riconoscere la differenza tra umani e mutanti e tra cannibali e velenosi. Chi arriva qui viene sottoposto ad un accurato esame prima di essere accettato. Lo facciamo per salvare il poco di umanità che è rimasto.

Se Annalisa accetterà di diventare la mia compagna farò di tutto per renderla felice. Intanto questa sera si festeggia, con un grande banchetto vegetariano perché non abbiamo carne a disposizione ma la fantasia non ci manca e i piatti sono deliziosi. Balliamo e cantiamo canzoni antiche e poi faremo l'amore fino all'alba. Dopo che i più piccoli saranno andati a dormire.

Tutti i racconti

23
29
135

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Giuseppe Scilipoti: x Roberta: l'ho letto e commentato poco fa. Ti ho lasciato una sincera [...]

  • Adribel: Un testo che rattrista ma che rispecchia la situazione di molte persone. Delicata [...]

0
0
4

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
2

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
15

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
4
20

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

2
7
20

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

0
6
23

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]

  • Antonellina: Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così.
    La mia prosa non [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
15

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su