C'era tutto in quella valigia. Le emozioni e la vita, i successi e gli insuccessi, la noia e la gioia. Tutto quanto fosse accessorio del suo viaggio, percorso faticoso che aveva visto salite ripide e pericolose e discese irrefrenabili e scivolose. Tutto ciò che era sorpresa e sogno, magia e occulto. E Smorky non la lasciava mai. Era la sua seconda pelle, il suo fiato, senza la quale non avrebbe mai potuto vivere la sua vita di clown del tempo. Il suo viso sempre sorridente faceva divertire grandi e bambini ; ma lui covava la sua tristezza che con gli anni era diventata delusione cronica. E quando si specchiava per truccarsi, negli occhi lasciava trasparire il suo dramma umoristico, che abbandonava il comico e  testimoniava invece quel "sentimento del contrario" che è sofferenza, panico esistenziale. La valigia sembrava la borsa di Mary Poppins. In essa trovava sempre ogni soluzione per essere allegro e spensierato, riflessivo e appagato. Ogni giorno era uno spettacolo, una recita, una rappresentazione dove gli atti erano scene che si rincorrevano per raccontare le anomalie della vita altrui, le ipocrisie e le maschere, che raccontavano anche il dolore della sua anima, che non riusciva a spiegarsi. 
La valigia come scrigno delle emozioni da offrire a chi era melanconico e sfiduciato, triste e spossato dagli eventi della vita . Da lì usciva oggetti del divertimento, strumenti dell'ironia per affrontare tutto quello che era quotidianità. 
Ma un giorno, mentre si esibiva per alleviare le sofferenze di chi lo stava ad ascoltare, tirò fuori lo specchio della sua anima. E vide che il suo tormento era per la mancanza di fede, che gli  faceva vedere questa vita come un carretto da tirare per non arrivare mai da nessun posto. E decise di cambiare vita. Si accese la luce di suoi occhi e diventò illuminato come faro in mezzo alla tempesta di mare. E sopravvisse, naufrago fra le alghe a proiettato  a ricominciare per costruire la sua zattera e raggiungere quell'orizzonte che mai e poi mai era riuscito a raggiungere, solamente  rinvigorito dal senso che ora dava a questa esistenza scivolosa e tempestosa.

 

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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  • Rubrus: Oh, se ho qualcosa da dire, e il tempo per dirla, la dico. Se non capisco, [...]

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

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Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

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morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

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L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

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Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

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Sedoka - 3

21 April 2024

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21 April 2024

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Haiku

20 April 2024

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Vita fantozziana - contiene riferimenti al sito Letture da Metropolitana su cui scriviamo

20 April 2024

Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]

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Potere alla fantasia

20 April 2024

Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]

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  • Piccola stella: Visto che mi tiri on ballo, Walter, ci tengo a precisare che :
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  • stapelia: Grazie Walter! Questo è l'unico modo che ho di ringraziarti pubblicamente! [...]

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