NdR.: questo sopra non è il vero titolo del racconto breve che Daniele ha pubblicato sul suo blog.
E’ un regalo che il nostro Autore (che nel sito si firma Dell’Amore ) ha fatto a noi Soci di LdM e che noi facciamo a voi cari amici Autori e Lettori.
Ieri 29/11, all’evento della premiazione del concorso letterario, è stato insignito del Premio Simpatia , e sarà di certo il primo di altri numerosi riconoscimenti, molto più seri e importanti.
A proposito: volete sapere qualcosa dell'evento di ieri? Controllate la pagina NEWS!

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Improvvisamente, notai quell'insegna, "Letture da Metropolitana". Mi trovavo davanti ad un concorso per giovani romanzieri, il massimo per chi, come me, voleva iniziare a scrivere qualcosa! Tuttavia il mio entusiasmo si spense dopo aver letto che quel concorso sarebbe terminato poche ore dopo ed io, con me, non avevo nessuna storia interessante. "Magari un'altra volta" - pensai scoraggiato.
Abbagliato dalle luci intense dell'autobus, vi salii sperando di arrivare subito a casa -avevo dannatamente bisogno di dormire. A bordo, mentre cercavo un posto vuoto, mi accorsi di essere osservato da una donna. Mi fissava, era bellissima. Finché non riuscivo io a distogliere i miei occhi dai suoi. Poi lei, avvicinandosi, sorrise. E, facendo un altro passo, istintivamente, irrazionalmente, mi spinse a baciarla. Fu un bacio diverso e vitale, come se fosse il primo e l'ultimo della mia vita.
Da lì in poi, ho un vuoto nei ricordi. Mi risvegliai come da un sonno profondo tra i caldi sospiri della sera e la sensazione di ricominciare a vivere. Era come se quella donna e quel suo bacio m'avessero cambiato. Mi sentivo infinitamente diverso, per la prima volta completato. Ritrovandomi lungo la strada di una Milano sconosciuta, iniziai a vagare per la città, sospinto dal respiro del vento soffice. Percorrevo l'anima della notte, finché venni attratto da un edificio e dalla sua gente- doveva essere una biblioteca. Istintivamente entrai lì dentro, accolto da due donne ed un uomo estremamente gentili. Una di loro, sorridendomi, mi disse: "Una donna ci ha informati del suo racconto. Immaginiamo lo abbia ora con sé". Sulle pareti notai un orologio a pendolo che segnava le 18.40- avevo pochi minuti per consegnare uno scritto che ancora non esisteva. Senza indugiare ancora, trascrissi su un foglio le sensazioni di quella giornata: raccontai di quella donna, del vuoto delle ore precedenti e che, per una volta, ricordare non era fondamentale, perché io mi sentivo rinato.
Da allora è quindi passato un anno, e con quelle persone è nato un rapporto di stima e amicizia. Quando ho letto del nuovo concorso, la mia mente è ritornata a quella nottata, ed io ho fatto in modo da poter esserci anche quest'anno. L'appuntamento è per sabato alle 17, in via Cenisio 62, dove ci sarà la possibilità di riabbracciare quelle persone, oltre a scrittori e attori da ogni angolo della città.
E poi, chissà se, tra un racconto e l'altro, riuscissi a rivedere quella donna...
 

 

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