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Ce ne vuole ad intossicarsi giorno per giorno. Cerchiamo sempre di evitarlo e ci accorgiamo che combattiamo una guerra bastarda, piena di insidie e di tradimenti, piena di rose cariche di foglie dentellate e di spine nascoste. E quando la quotidianità si trasforma gradualmente e subdolamente in questa realtà, rimani ad osservare, a scrutare.... cerchi di capirne il senso e ti prende un senso di frustrazione, come se avessi subito una sconfitta ad una battaglia cruciale e sai che forse anche la guerra è destinata ad essere persa. Ci sono ancora le forze? Ci sono le speranze di riuscire? Ci sono i mezzi e gli strumenti per continuare a fronteggiare la malasorte? Pensiamo. E spesso non si trovano risposte immediate. Ed allora ci si affida al destino, alla possibilità cabalistica di superare l'ostacolo, di ridimensionarlo, di disintegrarlo. Senza contezza, senza contentezza. Tutto quello che si era programmato deve essere riprogrammato con nuove condizioni, con nuove speranze. Le certezze di un tempo ora sono solo illusioni. povero guerriero senza forze, povero guerriero senza energie! Ma la vita, la nostra vita, ha bisogno di queste forze per poter essere vissuta, ha bisogno di essere continuamente apprezzata per rispettare la propria e quella degli altri. La lotta è per il mondo e non fra gli uomini, deve essere per conquistare la terra e non la libertà altrui. La nostra libertà finisce dove comincia quella del mio fratello. Tante volte Joseph si era illuso che se avesse abbattuto i suoi nemici e li avesse sottomessi, sarebbe stato un uomo felice. Si era illuso perché aveva impiegato tutta la sua vita ad inseguire il possesso, a creare castelli a moltiplicare il proprio danaro. E nella foga di tale operazione umana non si era accorto che il suo operato aveva distrutto le vite degli altri, aveva senza scrupoli fatto realizzare un accumulo impulsivo di beni che sarebbero un tempo stati cancellati dalla sua stessa avarizia. E così fu quando un giorno capi cos'è la sofferenza. Che per lenirla non bastavano tutti gli ori del mondo. E capì che l'unico bene è vedere sorgere la luce in chi è spento, l'acqua in chi è arido, la vitalità in chi è morto. Prima di morire devolse tutto il suo granaio zeppo d'oro e ricchezze ad un'associazione,che cura i bimbi orfani e diede senso a questa sua vita fatta di privazioni un tempo per soddisfare la propria sete di ricchezza e di potere, tutte perse stesso, trasformando il suo egoismo in fraternità.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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Patapump:un cuntastorie di paese che bello! la tradizione orale che travalica [...]
Rubrus:Sono andato a leggere il racconto (suggerimento: usate l'opzione "ricerca" [...]
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Patapump:Antonellina ti dico la mia pur non essendo solito correggere cosa avrei [...]
Antonellina:Sì, forse ho ripetuto troppe volte "Mollie", potevo sottintendere [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]
Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]
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stapelia:La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]
L’esilioDiRumba:Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]
Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]
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stapelia:Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]
Rosnik:Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]
Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
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Patapump:il termine perentorio della moglie mi ricorda qualcosa.. 😅 ma cari uomini, [...]
stapelia:ah, ah, ah. Conta il risultato. Stesura e prosa perfetti! Risate!
Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Piccola stella:Visto che mi tiri on ballo, Walter, ci tengo a precisare che : Mi sono [...]
stapelia:Grazie Walter! Questo è l'unico modo che ho di ringraziarti pubblicamente! [...]