ANCORA COME SEMPRE

 

Tremi ancora come sempre,

come ora. E ritorna la paura

bastarda che non muore mai.

 

Cerco di scorgere oltre lo specchio

il mare. Ma in fronte a me

l’azzurro ha perso il suo movimento,

il suo colore sovrastato

 dalle intemperie del cielo

pronto a innalzare bianche

mura attorno a noi.

 

Mi dici che ce la faremo,

“certo”, rispondo,

mentre si gela il sangue

e le lacrime come fragili

cristalli sul mio viso.

 

“Vorrei invecchiare”

mi ripeto. E tengo stretto

il tuo ultimo tepore.

Se ne andrà.

Lo so: se ne andrà.

 

Cosa ne sarà della mia terra,

terra di uomini di mare

e  di sogni. Terra di pastori,

di notti insonni, di figli

divenuti uomini

troppo in fretta.

 

Mi chiedi se ce la faremo

‘certo’ ti ripeto.

E porto con me il mare

che si fa strada nel

tuo sguardo.

 

Forse è davvero l’ultimo

fermo immagine

della mia vita.

Non c’è pace per questa terra d’Abruzzo.

 

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