Quando Lei Sogna, la città si sveglia per Lei.
Lei socchiude la porta di casa, il cielo è già nero, l’animo molto di più. La notte le addolcisce il volto, in mano ha un biglietto con un nome scritto a penna e poco altro nel cuore. Lasciando l’auto che l’ha spinta sin lì, attraversa quella parte di città che non aveva mai guardato. Finché riconosce i petali rossi che segnano il cammino. Non sa come realmente lui si chiami, ma solo come si fa chiamare- Dell’Amore. Un appartamento dei tanti ma dall’aria diversa, Lui è lì che l’aspetta con lo sguardo fermo, il colore degli occhi le è già entrato dentro, la porta è spalancata, gli inutili vicini dormono, sullo sfondo un vecchio film di Polanski in bianco e nero. Lui la bacia, prepotente com’è, Lei velocemente lo spoglia della maglia, gli morde il petto scavato, ha già in mano il suo animo. Lui le sfila l’intimo, la tocca- la bacia, sospira mille e più volte finché il suo animo le raccoglie il cuore.
Si riveste, gli dà un bacio, lui le graffia delicatamente il collo e le sfiora la mano. L’auto è lì sotto che l’attende, questa volta sa dove sta andando. La villa che si trova davanti è ricca, verrebbe voglia di rubarla, lei non ha bisogno di bussare perché loro sono già lì che l’attendono. Impeccabili, ostentano tutto ciò che hanno mentre sorseggiano drink più importanti di loro. Uno dei due le sfila l’abito, l’altro comincia ad accarezzarla, finché la stringe. Ansima a fatica, tutti lo sanno che è mezzo- uomo, non importa. Le pareti sono soffici, l’atmosfera surreale da film francese, un vecchio quadro di Manet dà valore allo spazio, mentre il suo amore scorre nel suo corpo. Lei si ferma, preme violenta contro il primo uomo, chiede all’altro di entrarle dentro. Più intenso, più brutale, niente più quadri o pareti o ricordi della città, finché le viene dentro. Il cielo fuori è profondo, nella stanza abbondano sorrisi, oltre ai drink e alle strisce di sogni infranti sul tavolo di cristallo.
Una coperta di seta le pulisce il corpo, il loro amore non le scorre più sulle cosce, Lei prende la borsa, un bacio ad entrambi, poi una chiamata – “arrivo” - dice.
Isabelle e Letizia.
Nel club, mentre la musica scorre strafottente di una notte che sta morendo, tutti gli occhi sono su di loro, divorerebbero i loro corpi, si ciberebbero della loro energia. Uomini d’affari, avventurieri, giovani che per 100 rose si strusciano sulle cosce di vecchie ninfomani: ognuno di loro si ferma e osserva quelle tre donne, finché loro svaniscono in quel che resta della notte. Mentre il fuoco lento del camino riscalda la stanza, Letizia le solletica le tempia con dei petali di rosa viola, poi Lei sorride quando Isabelle le ricorda quanto sia bella. E si sfiorano, si odorano, fanno l’amore. L’eternità baby.
È l’alba. Fa parecchio freddo, Lei scende dall’auto che l’accompagna al portone di casa. Vuole fare piano, la Vita deve continuare a dormire. Con delicatezza apre la porta, sfila gli stivali umidi per nasconderli nella borsa. Entra in camera da letto, il marito dorme, così come Lorenzo, domani non deve accompagnarlo a scuola, si sta facendo grande. Mentre va via la notte va via anche il trucco. Ha dei segni sul corpo ma non importa, nessuno lo noterà.
Qua

Tutti i racconti

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Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

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  • Patapump: ah si...adesso siamo curiosi.
    a domani

    p.s ero piccolo che ancora [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

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II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

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  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
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    1di2
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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

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morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

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L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

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