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Siamo arrivati fra macerie e disperazione. In un ospedale di campo improvvisato una donna piange. Ha il volto deturpato dalla guerra. In fondo un cadavere. Colpi di mortaio arrivano e colpiscono le case ormai ridotte a scheletri senza voce. Sangue a terra. Un militante del terrorismo, colpito a morte, rimane a gridare senza che nessuno lo soccorra. Uccidono bambini e sono nemici dell'umanità. Sono orribili con la loro barba nera. Vogliamo freedom, vogliamo libertà. Stanno tutti in Iraq. Muoiono e soffrono. Fanno la guerra. Ma mi chiedo chi stia combattendo chi. Chi sono i buoni ed i cattivi? Noi siamo andati lì, siamo esploratori delle nostre fragilità, noi siamo i fautori di questa guerra. Noi occidentali abbiamo cominciato a guerreggiare. Abbiamo portato la nostra civiltà pensando di essere superiori. Ma superiori, a chi? E se un giorno un presidente si alzasse e pensasse di risolvere le questioni in Oriente? Non bastano i capelli biondi, non bastano le affermazioni razziste o tutti i dollari del mondo a risolvere la questione mediorientale. Intanto i bambini muoiono e noi, arrivando, abbiamo visto i loro cadaveri, abbiamo visto il loro sangue sull'asfalto. Esiste un punto di raccolta dei civili in fuga. Passano i controlli perché i terroristi che si camuffano non possono essere accolti. Si è in fuga dentro un camion. Si cerca la salvezza. Abbiamo diritto alla salvezza? O la salvezza è solo diritto occidentale? Le lacrime sono fiumi che straripano e bagnano la nostra speranza. Che emozione, vedere ragazzine che si strappano il velo. Io, in quanto essere umano, io in quanto donna, devo avere la libertà di metterlo o non portarlo. L'Isis lo impone. Intanto le bombe scoppiano. E nessun velo può salvare chi è a Mosul. I nostri sogni, i nostri disegni sono dietro i lenzuoli che annullano e non fanno vivere la realtà. Il mio cuore batte ancora. Sventola la mia bandiera e non quella imposta da chi usa violenza. Gli adepti dell'Isis hanno barbe e capelli lungi, uccidono, fanno del male, tagliano la lingua a chi canta all'occidentale, sono come iene che dilaniano le nostre carni. Io cammino per strada quando una mina mi esplode. Ora sono senza gambe. E vedo arrivare chi porta soccorso. Sogno. Forse un giorno la libertà trionferà. E non ci saranno né buoni nè cattivi ma solo uomini liberi e bambini che ridono e gioiscono e non che muoiono come bambole rotte lungo la sabbia dei nostri deserti interiori.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
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Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
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Piccola stella:Mi sei piaciuto nelle tue diverse passeggiate ad "ampio raggio" [...]
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
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Rubrus:Hitchockiano, ma, visto il titolo, non poteva essere altrimenti. Si vede in [...]
Lawrence Dryvalley:Zio, immagino che questa vicenda sia quella a cui avevi accennato nel commento [...]
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
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Lo Scrittore:Estremizzazione della solitudine. Sembra che si stia bene nel guscio protettivo [...]
La spettatrice:Grazie a tutti. È vero che ognuno percepisce secondo il suo sentire, [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
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Gennarino:Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.
L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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Patapump:hai dato molte possibilità e riflessioni opto nel cercare di non [...]
stapelia:Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]
Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]
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Giuseppe Scilipoti:x Lawrence: ti ringrazio... un mondo per il tuo commento ove tra le varie cose [...]
Lawrence Dryvalley:Giuseppe, grazie per il "gemellaggio" con il mio microracconto La [...]
IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]
Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]
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L’esilioDiRumba:Edit: è tra tre giorni quel mio racconto, ce n'è un altro [...]