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Tutta la notte arse il fuoco, nella penombra della stanza, eravamo soli io e te in quel rifugio circondato dalla neve. Fuori l’inverno tesseva alle finestre dialoghi di vento e neve, mentre dormivi al riparo della mia ombra. Ci trovavamo in quel posto isolato perché tu avevi chiesto che la prima volta, doveva accadere nel silenzio e nella solitudine, niente, e nessuno, doveva spezzare l’incantesimo di quel momento così importante per te. Volevi un'intimità diversa dai nostri soliti incontri, qualcosa da ricordare nel tempo, mi hai negato il tuo corpo così a lungo che quasi disperavo di riuscire a far breccia nel tuo cuore, nonostante le tue continue dimostrazioni d’amore. Ad ogni mio tentativo, rinnovavi in me un desiderio che non poteva essere soddisfatto, mi guardavi con uno sguardo provocatorio e sorridevi, l’unica concessione erano le tue labbra che mi offrivi in punta di piedi, morbide e piene di fuoco, bruciavano. Ardeva il fuoco nel camino e tu eri nuda sotto la coperta di seta in cui ti eri avvolta. I bagliori delle fiamme t’illuminavano il viso disteso nel torpore che si è impossessato di te. Le mie mani impazienti di marinaio si avventurarono nello sconfinato mare dei capelli, percorsero i boschi delle tue ciglia e accarezzarono le palpebre chiuse, per scendere poi al viso levigato, delicato come il velluto di una pesca matura, le labbra socchiuse, il tuo respiro sapeva di viole. Precipitò la mano lungo la linea sottile del collo che confluiva verso lo spazio del petto e già le dolci colline d’avorio erano lì, piccole, turgide, due coppe da champagne con due ciliegine rosa, un cocktail da sorseggiare lentamente. Indugiai un attimo e sentii sotto le dita il fremito che ti percorse, quando sfiorai le vette per oltrepassare le alture e scender verso la valle. Andai avanti ad esplorare il tuo corpo perdendomi nella sua immensità, quando giunsi alla tua isola mi sentivo come un naufrago, solo, disperso e assetato d’amore. Arse il fuoco, tutta la notte, tutto il tempo dei nostri baci, delle nostre dita intrecciate come una fitta rete di pescatori per catturare ogni attimo di quella felicità a lungo desiderata, per imprigionare dentro di noi il fuoco che bruciava i nostri corpi, il tempo, e la luna che faceva da testimone in quel momento, in quella stanza al riparo dall’inverno, dal vento che fischiava alle finestre portandoci suoni di campane.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
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Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
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Utente Anonimo
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Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
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Lawrence Dryvalley:Ora non mangerò mai più una noce con serenità 🤣 Scherzi [...]
stapelia:Pieno zeppo di metafora il tuo testo! Non è così? Non importa. [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
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Gennarino:Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.
L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]
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stapelia:Anche questo genere - fantascienza - te lo sei tolto! La virata finale è [...]
IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]
Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]
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L’esilioDiRumba:Edit: è tra tre giorni quel mio racconto, ce n'è un altro [...]