In questo periodo, giorno più giorno meno, stanno ricominciando le scuole in tutta Italia e sono giorni questi che mi riportano lontano nel tempo, per più di mezzo secolo. Nonostante ciò ricordo con nitidezza e dovizia di particolari quel meraviglioso periodo che è trascorso troppo in fretta e che purtroppo non tornerà più, lasciando in me ricordi indelebili, sia belli che brutti, i primi sicuramente in numero maggiore.

Mi coglie un velo di tristezza misto ad una punta di invidia nel vedere in questi giorni studenti che con i loro zaini entrano nel fatidico portone delle scuole (come vorrei stare al loro posto!) e mi ritorna in mente la mia cara e pesante cartella che portavo con fierezza sul treno che dal mio paesello mi conduceva nella Capitale... e che dire delle aule, delle palestre, del giardino della ricreazione che mi hanno accompagnato per molti anni scolastici, della statua della Madonna che campeggiava all’angolo del giardino e che era il classico nascondiglio degli studenti più grandi per fumare le prime sigarette lontano dallo sguardo dei professori, i quali naturalmente facevano finta di niente, in quanto non potevano assolutamente credere che fosse la Madonna a fumare visto l’immensa nuvola di fumo che Le usciva da dietro; per non parlare dei compagni di scuola che rivedevo volentieri a ogni inizio anno scolastico, il bello della classe, il simpaticone, il secchione, altri un po’ meno come l’antipatico e il lecchino. Si rivedono i professori e anche qui la cernita è d’obbligo, quello buono e naturalmente bravo, quello stronzo che non spiegava bene, quello simpatico e quello preso di mira dai più irrequieti della classe. Ricordo anche le traumatiche paure delle interrogazioni e le mille scuse inventate per cercare, spesso invano, di evitarle, dall’impellente bisogno di andare al bagno alla classica morte improvvisa di un parente con relativo funerale (ancora oggi a distanza di tanto tempo nelle riunioni conviviali tra vecchi compagni di scuola si ride per le morti, naturalmente inventate, di cinque (5!) nonni di un nostro compagno.

Che periodi felici, spensierati, direi fantastici!! Se potessi gridare qualcosa con un megafono a tutti gli studenti di oggi direi loro di godersi questi anni, questi giorni, tutti i minuti di questo loro percorso scolastico, il più bel periodo della loro vita, non il più importante ma sicuramente il più bello e che, purtroppo, non rivedranno più, incontreranno tanti altri momenti nello loro vita futura, periodi belli e altri un po’ meno, strade in discesa e ripide salite, momenti felici e periodi bui, ma non avranno più modo di assaporare il brivido, la spensieratezza, la felicità e l’innocente ma vera amicizia del periodo scolastico.

Divertitevi quindi.

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