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Era tardi e faceva piuttosto freddo, inoltre non avevo ancora finito di studiare latino. Con la fortuna che ho, ero sicuro che sarei stato interrogato per primo, perciò affrettai il passo, ma non abbastanza da dimenticare le pozzanghere gelate. Lo so. È un po' infantile divertirsi a schiacciarle. Però lo faccio lo stesso. Mi piace un sacco sentire il “croc” del ghiaccio che si rompe.
Fa niente. Non era di questo che volevo parlare.
Mentre camminavo, inventai un pezzo rap, tenendo il ritmo con il rumore dei passi. Mi mancava poco per arrivare, quando sentii una specie di lamento provenire dal fosso di fianco alla strada. Non somigliava al pianto di un bambino, ma faceva comunque tenerezza. Mi sono sporto per vedere che accidenti c'era nel canale e l'ho visto subito; un cagnetto bianco e nero che sarà stato lungo trenta centimetri si e no. Siccome sono della Juve, ho pensato che non potevo lasciarlo lì, anche se i miei avrebbero rotto le scatole. Quando lo presi in braccio mi si infilò sotto il giubbo come una biscia. Tremava come una foglia ( sfido, con quel freddo), ma grazie a me era salvo.
A casa ho chiarito subito che me ne volevo occupare io e questo è stato quasi sempre vero, a parte quando rimango fuori fino a tardi. Buffon poi è cresciuto parecchio. Ho dovuto insegnargli a starmi accanto durante la pisciatina serale, perché tirava come un dannato e tornavo a casa che avevo male al braccio. Non ha la stazza di un cavallo, ma poco ci manca.
È stato per quello che mi ha ricambiato il favore la sera scorsa. Ero al parco con la mia tipa, mentre il cane gironzolava nel boschetto si sono avvicinati dei rompiscatole che volevano attaccar briga. Erano i soliti vigliacchi, quattro contro uno, e mi sono preoccupato di Irene, così ho tentato di rabbonirli, ma loro avevano proprio voglia di menar le mani. Non sapevano della mia arma segreta. È bastato un fischio e Buffon era già a masticare il culo a quei bastardi, che in mezzo secondo si sono dileguati.
Ci sono tanti ottimi motivi per avere un cane, ad esempio, questo.
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