<<Sapevo che me lo avresti chiesto. Purtroppo nessuno è immune all'invidia, chi più chi meno tutti abbiamo avuto un momento di invidia verso chi è più bravo, o chi riteniamo più bello o fortunato. Devo ammettere che provo una leggera invidia verso gli amici scrittori tutti più bravi di me e verso una coppia che si ama da tanti anni. Ma passa subito, sono solo attimi di debolezza e non diventano mai ossessioni. Invidio un po' le donne libere e disinvolte, giovani e carine. Azz, so diventata vecchia senza mai essere stata libera e disinvolta, è nota la mia imbranataggine. Ma va bene lo stesso.>>

<<Quindi non sei gelosa, non lo sei mai stata?>>

<<Altra perdita di tempo. Perché dovrei provare gelosia per una persona? Un individuo non è un oggetto e non mi appartiene fisicamente. Se ami una persona lasciala libera e non la perderai mai. Prendi un marito, ad esempio, una moglie gelosa diventa ossessiva, lo controlla, lo segue e lui sentendosi braccato che fa? Alla prima occasione trova una che lo lascia libero, se ne innamora e ti mette il più bel paio di corna fino a farti diventare un cesto di lumache. Trovo la gelosia il più deleterio dei mali, distrugge l'amore e la vita. Quanti femminicidi a causa dell'insana gelosia!>>

<<Ne so qualcosa, ho sempre un sacco di lavoro extra da fare>>

<<Bene, se hai finito… >> faccio per alzarmi ma lei mi ferma con quella sua risatina da ragazzina monella

<<Non abbiamo parlato dell'amore. Che mi dici dell'amore?>>

<<Che vuoi sapere dell'amore, tu non ami e non odi e non provi sentimenti>>

<<Vero, non conosco i sentimenti umani. Illuminami sull'amore>>

<<Conosco poco la materia, ero una ragazzina romantica, non nello stretto significato del termine, tuttavia una parte di me aveva tanti sogni da seguire. Il matrimonio in alcuni casi è davvero la tomba dell'amore e nel mio caso anche dei sogni. Lo scontro con una suocera fredda, incapace di amare o di mostrare amore. In tanti anni non l'ho mai vista fare una carezza ad un bambino o mostrare tenerezza per qualcuno. Di conseguenza suo figlio era era ancora più freddo di lei. I sentimenti si dovevano reprimere, chiudere ogni manifestazione di affetto e sopportare le occhiate di disprezzo a ogni gesto affettuoso. La superficialità la faceva da padrona. Preferisco non parlarne più. Adesso sono libera di dimostrare tutto l'amore che provo per i miei nipoti. Non voglio nemmeno ricordare il male che mi hanno fatto.>>

<<Nemmeno in questo caso hai odiato?>>

<<No, provavo solo disprezzo e tanto basta. Non mi toglieva il sonno, la ignoravo e basta>>

<<Sei felice?>>

<<Domanda strana. La felicità è solo un momento effimero che passa ancora prima di rendersi conto che c'è. Diciamo che sono serena. Ho raggiunto quella serenità che solo vedendo crescere i nipoti si può provare. Vivo una vita tranquilla senza accollarmi troppi problemi dei figli che sanno solo rompere gli zebedei. Aspetto serenamente che arrivi la mia ora>>

<<Non hai paura! O almeno hai mai avuto paura? Io non ti faccio paura?>>

<<Tu non mi fai paura, sei un male inevitabile. Ho avuto paura sono una volta, quando mio figlio ha rischiato di morire>>

<<Mi ricordo bene la macchina che lo ha investito sbalzandolo dalla bicicletta. L'ho visto al pronto soccorso e per un momento anche lui ha visto me, ma non era ancora ora e io dovevo portare via i due carabinieri colpiti dalla sparatoria durante una rapina. Lui era allo stremo ma non era ancora la sua ora e c'eri tu che con la forza della tua mente non ti staccavi da lui. In pratica lo tenevi in vita e non mi era mai capitata una tale forza di volontà. Sei stata brava>>

<<Quello era amore se non ti è chiaro. Un amore così forte che ha superato la paura>>

<<Direi che abbiamo terminato. Mi è piaciuto molto parlare con te. Verrò a prenderti, ma deve passare ancora molto tempo>>

<<Ha fatto piacere anche a me raccontarti un po' dei fatti miei. Ti aspetto senza paura e senza pensarci troppo>>

Si alza e se ne va fluttuando fra i tavoli senza toccare terra. Il cameriere mi guarda pallido come una statua di marmo <<Ma... ma... quella... quella è chi penso io?>>

<<Non so chi pensi tu, quella è una mia vecchia amica della quale non si deve mai avere paura>>.

Pago il conto ed esco nel sole della piazza, in mezzo ai turisti che affollano il dehor del bar nell'ora di pranzo. Oggi non ho fame.

Tutti i racconti

0
0
1

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
0

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
0

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
13

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
3
18

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: non ho piante d appartamento
    ma sono fiero del mio melo "Carmelo"
    anche [...]

  • stapelia: Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]

2
6
20

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Oh, se ho qualcosa da dire, e il tempo per dirla, la dico. Se non capisco, [...]

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

0
6
22

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]

  • Antonellina: Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così.
    La mia prosa non [...]

1
2
17

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
14

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su