Il mio lavoro di informatore medico scientifico mi ha portato negli anni a trattare farmaci per diversi tipi di patologie, come antibiotici, induttori del sonno, ansiolitici, antidepressivi e quant’altro. Negli anni ’90 l’azienda farmaceutica per cui lavoravo mise a punto un farmaco che risollevò il morale e le speranze ad una gran parte del genere umano, vale a dire noi maschietti, il Caverject. Era  un  farmaco  prettamente  per  la popolazione maschile, in quanto aveva come  indicazione la “disfunzione  erettile”, cioè   l’incapacità dell’uomo  di  ottenere  e/o mantenere una sufficiente erezione del pene per un rapporto sessuale completo. Era un farmaco rivoluzionario che fece tornare il sorriso a molte persone, sia uomini che donne, aveva però un difetto, si doveva iniettare tramite una puntura sul pene. Molte persone quando sentivano parlare di una puntura “lì” facevano una smorfia di dolore e si toccavano le parti basse facendo capire che non l’avrebbero mai fatta, altre invece non davano importanza alla cosa ed erano ansiosi di provare questo farmaco da sogno.  Nei mesi prima della immissione in commercio del Caverject ci fu uno sfruttamento mostruoso di questo farmaco da parte degli urologi e andrologi. Il farmaco originale si chiamava Prostin VR ed era indicato per tutt’altra patologia e  con una fiala questi specialisti erano in grado di preparare circa venti dosi di caverject che poi iniettavano personalmente a chi ne faceva richiesta, potete quindi immaginare quanto veniva a costare un rapporto sessuale con la propria partner. Mi capitò di assistere ad una scena comicissima in uno studio medico di Civitavecchia. Ero in attesa di essere ricevuto da un urologo per parlare di Caverject quando all’improvviso si aprì la porta ed il paziente cominciò a correre fuori come un forsennato scendendo le scale a tre a tre, pensai che fosse successo qualcosa tra lui e il medico ed ebbi un po’ di timore ad entrare, ma una volta entrato l’urologo mi spiegò tutto con il sorriso sulle labbra. Aveva appena iniettato sul pene di quel signore una  dose di Caverject, e siccome l’efficacia del farmaco iniziava dopo circa cinque-dieci minuti e abitando il paziente un pochino distante dallo studio medico, correva come un centometrista per arrivare a casa e iniziare un rapporto sessuale con la propria  moglie. Un altro aneddoto riferitomi da un medico fu di quel signore che aveva un appuntamento con la sua amante alle 15.30 e pensò bene di farsi fare  una puntura di Caverject cinque minuti prima per trovarsi pronto al suo arrivo. Sfortuna volle che la signora ebbe un imprevisto con la sua macchina e telefonò all’ amico per dirgli che non sarebbe andata. Questi disperato chiamò telefonicamente il medico dicendogli:

<< Dottore, lei mi  fatto una puntura di Caverject e la mia amica non può più venire, che devo fare ora?>> Il medico ridendo gli rispose:

<< Sbattilo al muro!>> Poi seriamente gli disse che non sarebbe successo niente se non che aveva sprecato un fiala del farmaco e doveva arrangiarsi da solo se avesse voluto.  Per non parlare poi della moltitudine di medici che mi facevano richiesta di campioni  di questo farmaco  aggiungendo immediatamente  “guarda che non è per me, ho un amico che ha di questi problemi”. Da quel  momento ho scoperto che una quantità considerevole di amici dei medici  avevano problemi di erezione!!!!!!!!!! Ah…l’amicizia!

 

Tutti i racconti

0
0
6

Haiku

20 April 2024

tra i primi freddi quei rossi gigli ragno - tributo al cielo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
8

Che poi mia moglie vuole anche lei

Vita fantozziana - contiene riferimenti al sito Letture da Metropolitana su cui scriviamo

20 April 2024

Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
4
9

Un calcio e via

Potere alla fantasia

20 April 2024

Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Amici abbiamo cominciato con il botto, bravissimo EDR!....Oggi sarò [...]

  • Adribel: Aghiungerei "avuto" avessero avuto... e "o forse" nella [...]

1
0
5

lacci

20 April 2024

lacci sciolti danzano al soffio della vita, nell'inceder dell'essenza sullo srotolante sentiero ignoto..

Tempo di lettura: 30 secondi

5
10
20

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

2
7
24

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
26

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A proposito del buon vecchio Hitch, a me è venuto in mente anche "La [...]

  • Zio Rubone: Grazie, @Adribel e @Pata, l'atteggiamento protettivo del figlio è [...]

5
7
27

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
25

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
15

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

Torna su