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Amici lettori di LDM eccoci a inaugurare la nuova stagione primaverile dell'arte da amare con un nuovo artista, ne descriveremo un opera per il piacere di condividere insieme a voi la bellezza dell'arte. Mi trovo nell'abituale bar covo artistico con il solito via vai di gente di ogni dove, tutti i miei amici abituali hanno approfittato della bella giornata e sono andati a fare un giro con le biciclette a trazione solare sulla ciclabile, bene oggi sono in compagnia di una scrittrice, vi presento Flavia Spadiliero e con lei parleremo dell'opera "Il bar delle Folies-Bergère" realizzata da Edouard Manet ad olio su tela nel formato 96X130. -Flavia prendiamo un caffè alla cannella saltata in padella? -Walter ma cos'è questa novità? -Beh sai con la Primavera Gianni il nostro barman inventa delle ricette nuove, tranquilla più lo mandi giù e poi non smetti di parlare sù! -Lo accetto se lo prendi anche te e dopo lo offri anche a Dario. -Ma certo, Flavia spero che dopo che avremo parlato di Manet avrai l'ispirazione per scrivere una storia su letture da metropolitana, magari ambientata come questo quadro nella fine dell'800, ma adesso facciamo un salto indietro nel tempo osservando quest'opera abbiamo quasi l'impressione di poter entrare nel celebre locale Parigino, un opera realizzata con un moderno realismo nella quale siamo di fronte alla bella Suzon che dietro il bancone serve birra, Cognac e Champagne alla clientela facoltosa e desiderosa di godere del piacere della bella epoque. -Ma Walter la ragazza non sembra felice. -Flavia hai ragione nell'opera tutto è luce che brilla, in primo piano le bottiglie, la fruttiera di cristallo le arance, Manet ne ha esaltato le tonalità e con l'immagine riflessa nello specchio fra i tavoli e i ricchi lampadari ha dato grande profondità e dinamismo al quadro, il '900 è alle porte la gente fra snobismo e florida borghesia sà di vivere un periodo di grande fermento e modernità eppure la bella Suzon nel suo corpetto stretto sui fianchi che ne esalta la propria femminilità è triste, il suo sguardo è quasi fisso nonostante abbia di fronte un avventore che gli avrà ordinato qualcosa da bere, la testa della ragazza è leggermente reclinata sulla sua sinistra, la mia e personale spiegazione rimane nel fatto che quest'opera è stata una delle sue ultime realizzate, l'artista l'ha terminata con molta fatica a causa dei suoi gravi problemi di salute, sà che non potrà ancora vivere a lungo e così se da un lato attraverso i colori accesi e il dinamismo di tutta l'opera celebra e vuole rappresentare la bellezza della vita viceversa nello sguardo di Suzon ha trasmesso la propria rassegnazione per la prossima dipartita, il dramma della vita che prima ci concede il piacere e poi alla fine del nostro tempo ci obbliga a lasciare e a scrivere la parola fine nel nostro libro del destino, negli occhi della ragazza l'artista ha impresso l'emozione spenta di se stesso, la vita proseguirà ma non per lui intorno al quale tutto è gioia e allegra eccitazione, un sorriso amaro sulle labbra ne trascrive l'arrendersi ad una forza superiore, il ciclo della vita il susseguirsi delle azioni, ogni vita che muore c'è ne è una nuova che nasce, Eduard Manet ne era consapevole e "Il bar delle folies-Bergère" ne era il proprio testamento. -Sembra un epilogo drammatico. -Sì Flavia ma attraverso il talento da grande artista Manet ha avuto la possibilità e il privilegio di rimanere immortale e di lasciare comunque un messaggio ai posteri ma a questo punto Flavia a proposito di messaggio vuoi dire ai nostri lettori quale sarà il tuo prossimo testo che proporrai a letture di metropolitana? -Oh, si certamente, sarà un horror a metà fra l'erotico e il demenziale con alcuni riferimenti alla nouvelle vague in un ambientazione post moderna dove i protagonisti sono molto antagonisti ma anche in una costante fibrillazione critica rispettando la ciclica parodia del noir, avrei optato per un noir un pochino più verde smeraldo sai è un colore che mi dona molto ma ho seguito il consiglio del mio counselor e così alla fine ci siamo indirizzati verso l'orizzonte criptico. -Ah capisco sopratutto l'orizzonte criptico e quale sarà il titolo? -Notte in bianco al castello di Farfallon. -Ebbene si, ora amici miei sapete che se per caso vi offrissero un caffè alla cannella saltata in padella, gli effetti potrebbero essere allucinogeni. -Flavia vieni, salutiamo i nostri amici lettori di letture da metropolitana e vi aspettiamo prossimamente all'arte da amare, con il solito click vi suggeriamo di ascoltare per rimanere in tema un pezzo qualsiasi degli Squallor per oggi Walter Fest e Flavia Spadiliero vi dicono ciaooooo.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]
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An Old Luca:Rubrus hai ragone. Un cugino o l'amico di un amico...😁
Adribel:Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]
Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]
Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]
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Lo Scrittore:Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]
Patapump:le aspettative erano davvero molte preso spunto da lettera ad un bambino, [...]
Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]
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stapelia:Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]
Patapump:a me piace l inserimento dei girasoli che conoscendo un po Scili ha voluto [...]
Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]
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Antonellina:Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]
stapelia:Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
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stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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Adribel:Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]
stapelia:Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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Rubrus:Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Zio Rubone:Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]
Antonellina:Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]